Vent’anni fa l’aereo contro il Pirellone

Oggi la commemorazione, tra le vittime anche l’avvocatessa lodigiana Annamaria Rapetti

«Sono trascorsi vent’anni esatti da quel 18 aprile. Anni in cui non abbiamo smesso di commemorare quanto accaduto, nel nome delle nostre care avvocatesse Annamaria Rapetti (40 anni, originaria di Lodi) e Alessandra Santonocito». Lo ha detto oggi, a Palazzo Pirelli, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la commemorazione del ventesimo anniversario dell’incidente in cui un aereo, il 18 aprile 2002, squarciò la sede della Regione, per quello che nonostante l’analogia con la strage delle Torri Gemelle dell’11 settembre precedente fu archiviato come l’errore del pilota di un Piper. Presenti, fra gli altri, la vicepresidente della Giunta regionale, Letizia Moratti, gli assessori Riccardo De Corato e Massimo Sertori, il sottosegretario Fabrizio Turba, il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo, e i familiari delle vittime.

Il governatore ha quindi ringraziato «i dipendenti regionali di Giunta e Consiglio che da vent’anni, con calore e affetto, si stringono ai familiari delle vittime e alle Istituzioni». «Un altrettanto sentito ringraziamento - ha aggiunto Attilio Fontana - va ai familiari per la disponibilità a condividere con noi questi momenti intimi e al contempo collettivi, che sono parte della loro e della nostra storia in un indelebile ricordo».

Il presidente Fontana ha quindi concluso sottolineando come «ci sia un ’prima e un dopo incidente’, dove resta la solidità delle nostre Istituzioni. Una solidità segno del vivere democratico, rappresentata dal grattacielo Pirelli, oggi sede del Consiglio regionale, e dall’impegno e professionalità che lo animano».

«Nell’immediatezza dell’incidente ricordo che ebbi molta paura, paura per la mia città, per la mia regione, per l’Italia intera», ha aggiunto la vicepresidente e assessore al Welfare della Giunta regionale, Letizia Moratti. «Ero vice sindaco di Milano - ha ricordato l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - e il sindaco Gabriele Albertini mi inviò sul posto appena arrivarono le prime notizie dalla sala operativa della polizia. Ancora oggi il dispiacere per la scomparsa delle due avvocatesse è grande. Tutti avevano ancora in mente le immagini delle Torri Gemelle. E quel ricordo appesantì ulteriormente un quadro già tragico». «Si è parlato di una famiglia, quella degli avvocati - ha evidenziato il presidente dell’ordine degli avvocati di Milano Vinicio Nardo -. Tutti noi ricordiamo queste due donne cadute sul lavoro. In tantissimi hanno celebrato, dopo 20 anni, quel terribile giorno. Non sono morte sole, sono ancora qui con noi insieme ai loro colleghi e alle loro colleghe, in questo grande studio legale di Regione, per nulla diverso rispetto ai tanti studi di Milano e della Lombardia».

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