VALERA La truffa del falso tecnico questa volta non va a segno

Una 76enne riesce ad allontanare un sedicente addetto del servizio idrico che era riuscito a entrare in casa

Stava tornando da Messa quando ha trovato un uomo davanti alla sua abitazione. «Signora, sono dell’acquedotto, stiamo facendo dei lavori e abbiamo forato un tubo: potrebbe esserci del gas nella sua acqua. Dobbiamo controllare». Questa la scusa, ma la donna ha avuto la prontezza di rendersi conto che stava finendo in una trappola ed è riuscita a sviare i truffatori e farli desistere dal tentativo. È quanto accaduto ieri mattina, tra le 9.15 le 9.30, a una 76enne di Valera Fratta, che con l’aiuto di una vicina, Chiara Ciccolella, peraltro presidente uscente del consiglio comunale di Sant’Angelo, ha poi chiamato le forze dell’ordine. La donna, intorno alle 9.15, stava tornando a casa, nella zona di ingresso del paese, quando ha trovato ad aspettarlo un uomo - gilet catarifrangente e radiolina con cui comunicava probabilmente con un complice, cartellino di riconoscimento da cui non però non era possibile leggere un nome - che si è spacciato per un addetto alla rete idrica e l’ha messa in allerta parlando del rischio della presenza di gas nella sua acqua. La signora gli ha detto di controllare i contatori esterni, ma l’uomo ha ribadito che era assolutamente necessario entrare in casa e la 76enne ha ceduto. Una volta all’interno dell’abitazione, il falso addetto si è indirizzato verso il lavandino e subito si è avvertito in casa un fortissimo odore nauseabondo. Sul punto di sentirsi male, l’anziana ha però capito che c’era qualcosa che non andava - e che l’odore poteva essere stato prodotto da una sostanza liberata dallo stesso uomo - ed è riuscita a indirizzare l’uomo fuori dall’abitazione invocando un pericolo chiudendo subito la porta dietro di sé a chiave. «Una volta all’esterno l’uomo ha iniziato a comunicare con un complice spiegando la situazione e a chiedere alla donna di portare fuori gioielli, soldi e armi qualora ne avesse, perché avrebbero potuto essere danneggiati dalla sostanza - racconta la vicina Chiara Antonia Ciccolella - e le ha anche mostrato una rotolo di banconote segnate, per spiegarle che avrebbero potuto andare a fuoco le banconote che la donna teneva in casa. La signora però ha chiarito più volte che non aveva nulla in casa e il complice ha poi detto alla radio all’altro uomo di desistere. A quel punto è venuta a chiamarmi e ho subito allertato i carabinieri della stazione di Sant’Angelo che sono intervenuti immediatamente insieme al nucleo operativo. All’interno dell’abitazione c’era ancora un odore nauseabondo che mi ha creato capogiri e nausee».

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