Una vittoria conquistata in silenzio

Caro Direttore, ancora una volta abbiamo segnato un punto a favore della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. E in quell’“abbiamo” ci metto quanti negli ultimi mesi, senza strumentalizzazioni, hanno lavorato per fermare l’insediamento dell’impianto di trattamento rifiuti che la società Elcon avrebbe voluto realizzare nella città di Casalpusterlengo: coloro che non hanno cavalcato per tornaconto personale o di partito una vicenda che doveva trovare (e ha trovato) soluzione nelle sedi appropriate; la stampa locale, che ha sollevato il problema e ha seguito con attenzione e partecipazione l’evolversi della situazione; i cittadini, che sulla base di motivazioni tecniche e preoccupazioni condivisibili hanno sempre manifestato pacificamente il loro dissenso. Ma soprattutto, questa battaglia è stata vinta dalle istituzioni locali – Provincia di Lodi e Comune di Casalpusterlengo - che insieme, con chiarezza e fin da subito, hanno manifestato il loro diniego all’impianto e hanno agito con fermezza per bloccarne l’iter, trovando nella Regione Lombardia un interlocutore attento e disponibile.Nelle ultime settimane se ne sono dette tante sulla questione inceneritore. Troppe. Hanno pontificato soprattutto coloro cui la propria storia amministrativa alla guida del Lodigiano avrebbe dovuto suggerire invece un po’ più di cautela, se non addirittura un dignitoso silenzio. Coloro cioè che sul fronte ambientale non hanno nulla da insegnarci e la cui unica eredità alla nostra Provincia è stato un lungo elenco di questioni irrisolte: il piano rifiuti non approvato, la discarica di Senna ormai incombente, l’ampliamento dell’impianto di Cavenago d’Adda, la crisi finanziaria di Eal Compost. Quando era al governo, è questo il contributo del centrosinistra alla tutela del Lodigiano: impegni disattesi, politiche fallimentari, sterili promesse.È anche su questo fronte – oltre che su quello dei risultati – che marchiamo la nostra differenza da chi ci ha preceduto e oggi pretende di ergersi a paladino della salute dei lodigiani: quello delle parole, troppe e spese con eccessiva leggerezza.Noi fin dall’inizio abbiamo detto no a questa sorta di “propaganda preventiva”, alla politica della prima pietra. Noi preferiamo la politica del silenzio a quella dell’annuncio, i risultati ai progetti senza fondamenta. Lo abbiamo dimostrato rimettendo in sesto i conti della Provincia. Lo abbiamo anche fatto mettendo mano alla lista delle “incompiute” del centrosinistra: studiando una strategia dei rifiuti che eviterà al Lodigiano di continuare a ospitare impianti di stoccaggio e smaltimento; bloccando definitivamente la discarica di Senna e preparando la chiusura di quella di Cavenago; risanando le società partecipate.Lo abbiamo fatto anche nella vicenda Elcon. Ci hanno accusato di stare zitti mentre si consumava il destino di Casalpusterlengo. Hanno lasciato intendere che Provincia e Comune stavano tutelando chissà quali oscuri interessi. Hanno predetto che si sarebbe approfittato della pausa agostana per mettere la cittadinanza di Casale di fronte al fatto compiuto: l’autorizzazione all’impianto.Invece, chi sperava che le cose sarebbero finite così è rimasto clamorosamente deluso.La Provincia si è mossa fin da quando ha avuto l’ufficialità del progetto per valutarne l’impatto sul territorio, per dare seguito alle perplessità dei tecnici e alle preoccupazioni dei cittadini. Senza clamore. Del resto, l’avevo preannunciato io stesso da subito: la Provincia non avrebbe mai permesso un simile insediamento nel Lodigiano; i cittadini dovevano fidarsi. Da allora abbiamo iniziato a lavorare in silenzio. Non per volontà di celare qualcosa, ma perché siamo convinti che quando si lavora e si ha la reale volontà di raggiungere un traguardo concreto, il silenzio meglio si addice allo stile di un amministratore pubblico e di un’istituzione rispetto al rumore e al fumo che nascondono il nulla.Ora questo grande risultato è stato raggiunto e possiamo finalmente dire che l’inceneritore di Casalpusterlengo non si farà. Adesso possiamo anche comunicare tutta la nostra soddisfazione e il ringraziamento alla Regione Lombardia, troppo spesso dipinta come istituzione lontana dagli interessi dei lodigiani e invece pronta ad assecondarne le ragioni, quando sostenute con motivazioni concrete. Grazie anche al Comitato di Casalpusterlengo che in questi mesi ha dato voce in maniera costruttiva alla protesta della città e non si è arroccato su posizioni sterili, aprendosi anzi al confronto sereno con tutte le istituzioni.La Provincia di Lodi e il Comune di Casalpusterlengo hanno agito per il meglio e il risultato di queste ore lo dimostra senza ombra di dubbio. Vigileremo anche in futuro perché il progetto Elcon resti definitivamente in un cassetto; in caso contrario, saremo pronti a ribadire il no del territorio all’ennesimo sfregio al proprio ambiente e ai propri cittadini.Sappiamo che ora ci sarà chi tenterà di appropriarsi indebitamente di questa vittoria. O peggio, chi cercherà di soffiare sul fuoco delle legittime paure delle famiglie della Bassa per lasciar credere che la minaccia sia tutt’altro che sopita.A loro basterebbe rispondere ricordando che quando in campagna elettorale suggerimmo che una continuità politica tra Lodigiano e Regione sarebbe stata un vantaggio per tutti non stavamo mentendo: non è probabilmente un caso che il governo lombardo, l’amministrazione provinciale di Lodi e in questo caso anche quella di Casalpusterlengo siano tutti espressione del centrodestra. Non si tratta, però, di questione di favoritismi di schieramento: è solo la conferma di un collegamento virtuoso all’insegna del buon governo e dell’attenzione vera ai problemi della gente di cui in passato il Lodigiano guidato dal centrosinistra ha probabilmente scontato l’assenza.Caro Direttore, in questi primi anni di amministrazione abbiamo probabilmente dimostrato più di mille discorsi che una Provincia serve, perché è utile a evitare l’occupazione del territorio con impianti dannosi per la salute dei suoi cittadini, può programmare uno sviluppo ordinato del Lodigiano, riesce a mettere d’accordo tante realtà locali diverse e a ottenere, com’è accaduto solo qualche giorno fa, una pioggia di milioni per rilanciare infrastrutture e turismo.L’esperienza del Lodigiano può insegnare che sono altri i costi della politica da tagliare, non le Province. Quelle servono. Purché siano governate bene.

Pietro Foroni rivendica il ruolo giocato dalla Provincia di Lodi nella vicenda del contestato inceneritore che la Elcon voleva realizzare a Casalpusterlengo

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