Una nuova attività in piena pandemia, Sonia si mette in gioco con l’impresa Kalitea

Casale: esperta estetista, la Chiodaroli ridà vita a uno spazio chiuso da tempo per creare un centro dedicato al benessere

Il grande salto nel bel mezzo della pandemia per dare vita ad un posto speciale, che facendo il verso a Magritte potremmo soprannominare “Ceci n’est pas… un centro estetico”. Sonia Chiodaroli, già nota come estetista a Casale, tiene infatti a sottolineare che la nuova sede del suo Kalitea, in via Libertà 4, a pochi passi da piazza del Popolo, non è un tradizionale centro estetico, ma piuttosto un centro benessere. La sua è un’estetica 2.0, legata soprattutto al benessere psicofisico, che riguarda quindi corpo, mente e spirito, anche se i trattamenti classici, che ci si aspetta da un’estetista, fanno comunque parte della sua offerta.

«Ho iniziato a 19 anni e dopo diversi anni da dipendente, nove anni fa ho aperto la mia prima attività - spiega Sonia -. Lì sono rimasta fino a quest’anno, quando ho deciso di fare il grande salto, proprio nel periodo del Covid, in cui le estetiste sono state molto penalizzate. Infatti, sono stata chiusa dal 21 febbraio al 18 maggio e poi ho riaperto e lavorato tantissimo ma con restrizioni, fino alla recente chiusura».

Il cambio di sede serviva a rendere giustizia al suo lavoro, basato su trattamenti Spa che le dimensioni del vecchio negozio non permettevano di svolgere come si deve. Nella sede di via Libertà c’è tutto lo spazio, oltre che per la sala dedicata alla manicure e pedicure, per la cabina con il lettino a vapore e per quella dedicata al massaggio - che Sonia esegue in modo personalizzato, capendo e assecondando le esigenze del cliente - ed è presente anche un’ampia reception per accogliere le clienti.

Lo spostamento di Kalitea ha rivalutato e dato nuova vita a un negozio chiuso da tempo e alle clienti offre anche la vicinanza di parcheggio e una maggiore privacy data dagli spazi separati ricavati in quello che era un open space.

La sfida di Sonia è degna di nota in questo periodo, non solo per il coraggio di intraprenderla, ma anche perché arriva in soccorso alle clienti. «Noto che dopo il lockdown sono più stressate, con un malessere diffuso. Hanno bisogno di essere ascoltate e coccolate», spiega.

Per formarsi, negli anni l’estetista ha frequentato diversi corsi, tra cui, appunto, quello di counselor. «Sono all’ultimo anno e quando finirò la scuola potrò fare sedute counselor, ma sto continuando anche i corsi di massaggio».

Il suo è quindi un mettersi in gioco a livello imprenditoriale - infatti da lei dipendono due estetiste e due persone che si occupano della reception -, ma anche una continua crescita professionale e personale. Qualcosa che viene comunicato anche dal disegno scelto per il muro che fa da sfondo alla reception: una parete sui toni dell’azzurro brillante, con motivi geometrici da cui spiccano due aironi che si alzano in volo e puntano verso l’alto, anche simbolo di speranza nel momento difficile che stiamo attraversando.

«Per me questo è punto di partenza, non di arrivo, per crescere sempre di più».

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