Una Bmw “rubata” va in Africa

Sordiese patteggia otto mesi

Ha patteggiato otto mesi di carcere, con pena sospesa, e deve ripagare alla compagnia di assicurazione 1800 euro di spese legali, G.P., un pugliese di 42 anni residente a Sordio finito sotto processo dopo che la Bmw X5 che aveva acquistato pochi mesi prima a Vizzolo Predabissi, a rate, per 29mila euro, era stata segnalata al porto di Genova, su un traghetto per la Tunisia, l'1 novembre del 2008. Fin qui niente di male, peccato che al volante ci fosse un tunisino pluripregiudicato per ricettazione di auto di lusso e che alcune settimane dopo il transito della vettura alla frontiera il sordiese si fosse presentato dai carabinieri di San Giuliano Milanese, il 24 novembre, a denunciare che, la notte prima, qualcuno gli aveva rubato la macchina. Che ovviamente era assicurata contro il furto. Denuncia alla mano, il 42enne aveva incontrato un perito dell'assicurazione e gli aveva consegnato anche le chiavi della Bmw. Ma la compagnia, la “Filo diretto assicurazioni”, alla quale peraltro il sordiese si era rivolto attraverso un broker di Tavazzano, prima di liquidare il risarcimento aveva avviato un’indagine privata.

Scoprendo, innanzitutto, che le chiavi riconsegnate dal 42enne non erano di quella Bmw X5 ma di un’altra auto simile rubata in Germania nel 2003. Da qui una segnalazione alla polizia di frontiera, e la scoperta dell’esportazione dell'auto via mare, da Genova. Così il tunisino che era al volante dell’auto, C.T., 37 anni, era stato denunciato, e tutt’ora è irreperibile, e la stessa sorte era toccata anche al 42enne, che invece ha puntato su uno sconto di pena attraverso il patteggiamento.

Su di lui, così come per il trafficante d’auto nordafricano, una lunga serie di accuse: dalla tentata truffa all’occultamento di documenti, fino alla distruzione di un bene proprio. Il patteggiamento non è un’ammissione di colpa. Secondo la tesi della procura, però, questo raggiro avrebbe permesso di circolare per alcuni mesi con un’auto di lusso pagando solo le rate e di recuperare poi quanto speso, guadagnandoci anche, rivendendo l'auto al ricettatore nordafricano.

C. C.

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