Un sms dal pronto soccorso per i parenti dei malati

Il sistema di notifica è stato avviato dall’Asst in forma sperimentale, a Lodi e Codogno, grazie a un centro privato

Pronto soccorso, un sms ai parenti dei pazienti per informarli su come sta andando. Il progetto sperimentale, è partito lunedì, nei due servizi, quello dell’ospedale Maggiore di Lodi e quello di Codogno.

Da quando è esplosa la pandemia, i famigliari, tranne nel fine vita, sono destinati a restare fuori dal presidio, per ragioni di norme anti contagio. Dall’estate scorsa l’Asst ha allestito un tendone all’esterno del pronto soccorso.

Come funziona l’Sms

Il medico o l’infermiere di turno, fino a ieri, andava dai parenti in attesa fuori dall’ospedale e dava informazioni. La situazione nei pronto soccorso, invece, attualmente, è tornata a com’era all’epoca pre Covid. Così l’Asst ha ideato un nuovo sistema per informare i famigliari che è partito, in via sperimentale, ieri.

«Chi lo desidera - spiega il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia - lascia il numero di telefono del famigliare. Ad ogni avanzamento di terapia i famigliari ricevono un sms. Il sistema dovrebbe far sì che chi aspetta sia aggiornato in tempo reale sulla salute dei malati. Abbiamo mutuato l’esperienza, rimodulandola in salsa lodigiana, da una struttura privata che conosco. Abbiamo formato il nostro personale sull’uso del software che è stato sviluppato dal nostro sistema aziendale. Presenteremo ufficialmente i risultati tra 15 giorni, quando avremo i primi riscontri e avremo capito come sta andando. Abbiamo predisposto dei questionari sull’indice di gradimento».

Maxi afflusso in pronto soccorso

Nei giorni scorsi si è celebrata la giornata del pronto soccorso e il tema al centro della riflessione è stato proprio quello dell’iper afflusso in pronto soccorso di persone con un codice bianco o verde, costrette poi ad aspettare ore perché ad avere la precedenza sono i codici rossi e gialli. Ieri, alle 14.24, a Lodi, per esempio, erano presenti contemporaneamente, nel pronto soccorso di Lodi, 60 persone, 31 in codice vede e 5 in bianco.

Un’alternativa al pronto soccorso per i casi non urgenti

Un’alternativa al pronto soccorso per chi non ha un problema urgente è il medico di famiglia o il medico di continuità assistenziale che risponde al numero 116117. Il servizio è disponibile, tutti i giorni, dalle 8 alle 20.L’ambulatorio di continuità assistenziale, invece, presente all’interno dell’ospedale di Lodi e Sant’Angelo, è aperto sempre, dopo il contatto telefonico, dalle 8 alle 20, il sabato e la domenica, o nei giorni prefestivi e festivi.

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