Un piano per abbattere le emissioni

Lodi dichiara “guerra” all’inquinamento. Per ridurre le emissioni in atmosfera di anidride carbonica, il comune ha elaborato un progetto molto ambizioso. Un piano che si propone di abbattere entro i prossimi 10 anni la produzione di Co2. Le misure programmate sono il potenziamento della rete di teleriscaldamento, la proposta di sostituzione degli impianti termici che consumano troppo, sia nelle abitazioni private che negli uffici, e investimenti sulle fonti rinnovabili.

Una svolta ecologica che prevede anche misure decisamente innovative che guardano al futuro: come la posa di postazioni per il rifornimento delle auto elettriche, l’apertura di uno sportello energia per informazioni alla cittadinanza, bacheche via Internet per la condivisione dei percorsi in automobile e in prospettiva agevolazioni per coloro che circolano con auto a basso consumo. L’obiettivo è quello di rispettare il patto dei sindaci europei, siglato anche da palazzo Broletto, che comporta la promessa di un taglio del 20 per cento delle emissioni d’inquinanti entro il 2020. Per questo è stato studiato un prospetto d’azione per l’energia sostenibile, elaborato dall’amministrazione comunale (con il coordinamento dell’ingegner Matteo Zanchi, responsabile dell’ufficio ecologia).

Dalla fotografia sui consumi del capoluogo risulta che la città nel 2005 Lodi ha prodotto 197.077 tonnellate di Co2, pari a una media di 4,61 tonnellate per ognuna delle 42.750 persone all’epoca residenti in città. Nel 2020, la produzione di questi gas dovrà arrivare a 175.168 tonnellate, pari a 3,68 tonnellate per ognuno dei 47.600 abitanti che si stima popoleranno la città a quella data. Ci sarà dunque un taglio dell’11,1 per cento in termini complessivi e del 20,14 per cento in termini pro capite. «Questa iniziativa verrà perseguita attraverso la realizzazione di un insieme coordinato di azioni di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni derivanti dalla mobilità pubblica e privata, nonché di produzione di energia rinnovabile e cogenerazione - spiega il sindaco, Lorenzo Guerini -. Il piano coinvolge diversi soggetti e portatori di interesse della città (istituzioni, privati, associazioni)».

La presentazione ufficiale dell’ampio studio, che raccoglie le varie attività della città e analizza i vari consumi energetici, è avvenuta ieri in municipio. Si tratta di un documento d’indirizzo, che fissa tra le sue priorità la promozione di interventi su una delle maggiori fonti di smog nei centri urbani, gli impianti di riscaldamento domestico. In questo caso la previsione è di favorire la sostituzione di circa il 60 per cento degli impianti autonomi installati fino al 2005, con la posa anche di valvole termostatiche per la riduzione dei consumi. Visto che si tratta di apparecchi di proprietà privata, la strada indicata dall’ente pubblico sarà quella di suggerire modelli virtuosi, che permettono anche di abbattere i costi e i consumi. «Particolare attenzione - sottolinea l’assessore all’ambiente del comune, Simone Uggetti - verrà riservata inoltre alle azioni di sensibilizzazione e informazione, agendo su numerose leve. Ai soggetti che si impegneranno a intraprendere il percorso di una riduzione dei consumi verranno anche garantiti riconoscimenti e visibilità, mediante premiazioni pubbliche e la possibilità di utilizzare il logo del progetto per iniziative di comunicazione aziendale di imprese dei settori terziario e commercio».

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