Un percorso a rischio inciampi a Lodi

Le foglie cadute prima e la neve adesso rendono le radici degli alberi una trappola in viale Giovanni XXIII

Qui gli inciampi sono all’ordine del giorno in ogni stagione. Perché ci sono punti dove il dislivello nella pavimentazione è a doppia cifra e arriva anche a sfiorare i 20 centimetri. In autunno mascherati dalla distesa di foglie che cadono dagli alberi, oggi dal manto bianco caduto piovoso lunedì e poi dalla patina di ghiaccio arrivata dopo. È ancora allarme inciampi sui marciapiedi di viale Giovanni XXIII, questa volta per le condizioni dei percorsi pedonali dopo la maxi nevicata di lunedì, che ha ricoperto la città di una coltre immacolata di almeno 20 centimetri. Nonostante i 26 mezzi in azione per la pulizia delle strade e i tre in azione per la pulizia proprio di marciapiedi, vicoli e altri percorsi pedonali, già nelle ore successive erano state diverse le segnalazioni di disagi per le condizioni di alcuni percorsi e la pericolosità generata dagli accumuli di neve prima, poi dall’abbassamento delle temperatura e al ghiaccio. Ieri, a farne le spese in viale Giovanni XXIII, è stata una mamma che portava con sé il bimbo trasportato in fascia. E che, come ha denunciato sui social, è inciampata proprio sul percorso pedonale di viale Giovanni XXIII, proprio per le difficili condizioni di percorribilità del marciapiede dopo la nevicata. Un punto già critico per gli utenti deboli sulla strada, che in alcuni punti, soprattutto gli anziani, chi ha difficoltà nella deambulazione o utilizza degli ausili, preferisce disertare affidandosi alla strada e condividendo il percorso con le auto, piuttosto che rischiare di inciampare e ferirsi. Percorsi che sono invece del tutto off limits in molti tratti del percorso per carrozzine e passeggini, proprio per i dislivelli “monster” di alcuni punti, causati dalla crescita dalle radici dei giganti verdi che costellano la strada su cui si affacciano diversi centri di aggregazione e formazione, dall’istituto superiore Itis Volta al liceo Gandini alla scuola primaria Pezzani; edifici che generano un consistente via vai di genitori e piccoli e, almeno in anni tradizionali, di studenti delle scuole superiore. Diversi gli appelli lanciati dai residenti in questi ultimi mesi e non solo, perché siano riqualificati i percorsi, salvaguardando però gli alberi.

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