Un consumo di suolo solo per pochi?

Caro direttore, Vorrei rispondere all’attacco apparso scritto dal Signor Aurelio Ferrari (“Fermiamo la nuova logistica”, pubblicato in prima pagina sul «Cittadino» di giovedì 22 novembre, Ndr), da quanto leggo si evince chiaramente che non sa cosa sia la logistica ed un polo logistico, a tal proposito cito una frase apparsa sul libro di Bartolomeo Giachino “Logistica e trasporti motore di sviluppo per il cambio di passo del Paese” che invito tutti a leggere, “un appello alla politica: la logistica e i trasporti sono un importante importante motore di sviluppo....” e per chi non lo conoscesse, è quel signore che fu sottosegretario ai trasporti e presidente della Consulta per la Logistica e l’Autotrasporto, colui che si occupò del Piano Nazionale della Logistica 2012-2020.

All’interno di questo libro ci sono tutti gli elementi per comprendere se la Logistica serve o non serve.

Inoltre chiedo al Signor Aurelio Ferrari perché si arroga il diritto di minimizzare gli sforzi di chi sta cercando di creare nuovi posti di lavoro in un territorio come il Lodigiano che è diventato un dormitorio. Forse questi posti non interessano minimamente, quando tutti noi sappiamo che esiste gente disposta a toglierai la vita per un posto di lavoro?

Quindi Le proporrei di leggere attentamente la relazione in risposta alla sua provocazione scritta dal mio tecnico architetto Samuele Arrighi (“Offriamo 500 posti di lavoro”, in «Il Cittadino» di vnerdì 23 novembre 2002, Ndr), sperando che comprenda cosa sia la logistica ed i posti di lavoro che può creare, visto che è l’unico settore che oggi assume personale di qualsiasi sesso in fascia di età fra i 19-30 anni. Vorrei inoltre ricordarLe che il nostro territorio agricolo che a Lei piace tanto è ormai stato compromesso da impianti di biogas, fotovoltaico a terra e ipotetiche serre, e non sono certo stato io a contribuire a questo scempio.

Sulle mie aree non ho mai impiantato nulla del genere, pertanto mi chiedo come mai non abbia mai preso posizioni a difesa del suolo in tali circostanze.

E se non ricordo male, anche in modo discutibile... non è stato Lei che ha negato la possibilità di ampliarsi all’azienda Zucchetti? O non è stato Lei che voleva usare terreno agricolo per fare la moschea più grande di Lombardia?

Le attività logistiche per essere competitive devono essere raggruppate in grandi polarità. Faccio solo un piccolo esempio: se ci sono 30 aziende logistiche vicine, si possono organizzare trasporti comuni, ossia se 10 di queste devono distribuire la merce nella stessa zona si possono ottimizzare i carichi ed i trasporti, ciò significa meno costi, meno camion e meno inquinamento, mentre se sono sparse e non organizzate, come avviene oggi nel Lodigiano questo non si può fare... e si inquina di più... poi non lamentiamoci...

Mi piacerebbe conoscere quali siano stati i motivi che hanno indotto l’ex sindaco di Lodi a scomodarsi sull’argomento... e vorrei chiedergli, visto che si occupa di consumo di suolo, come mai tutte le opere pubbliche quali Lodi Progress, il Parco Tecnologico e l’Università non sono state realizzate su aree dismesse... Hanno consumato suolo agricolo vergine, lontano dai servizi e dai collegamenti. O forse il consumo di suolo esiste solo per alcuni?

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