Un aiuto al reparto dei più piccoli con la donazione dagli “Angeli”

Castelnuovo, l’organismo di volontariato si autofinanzia anche grazie ai testimonial, star del calcio, di Serie A

Quando apriranno il frigorifero per mettere le medicine o estrarre una fetta di formaggio penseranno al sorriso di Matteo Guaragni. L’associazione “Il volo degli angeli” di Castelnuovo, infatti, nata per ricordare il bambino di 12 anni, affetto da encefalopatia etilmalonica, deceduto nel 2019, ieri ha donato, al Policlinico San Matteo di Pavia, 10 frigoriferi speciali. «Si tratta di apparecchi particolari - spiega Gaetano Zaneboni che fa parte dell’associazione fondata e presieduta dalla mamma di Matteo Milena Badiini - che serviranno ai genitori dei bambini ricoverati nella chirurgia pediatrica del San Matteo e per la conservazione dei farmaci. Oltre ai frigoriferi la donazione comprende un emogasanalizzatore per la sala chirurgica. A far presente la necessità è stato il primario. In questi anni abbiamo sempre fatto progetti ed effettuato donazioni in ricordo di Matteo, nei diversi ospedali e a seconda delle necessità». Quest’anno i progetti riguardano il San Matteo di Pavia. «A Lodi - spiega Zaneboni - abbiamo già donato degli holter pediatrici e altre apparecchiature per la cardiologia. Dove le istituzioni non riescono ad arrivare, noi interveniamo a supporto». Di recente l’associazione della Bassa ha finanziato, per esempio, il noleggio di un montascale per un ragazzino del Lodigiano. L’associazione “Il volo degli angeli” si è fatta carico per 6 mesi del noleggio dell’attrezzatura, con una cifra di 22 euro al giorno. L’associazione è finanziata grazie ai testimonial, i calciatori o ex calciatori di serie A, come Francesco Acerbi di Dresano, Francesco Bolzoni, Alberto Gilardino, Gianluca Zambrotta, Stefano Lucchini (esponente anche dell’associazione di Castelnuovo) e Renato Goldaniga. «Talvolta mettiamo all’asta magliette e pantaloncini dei calciatori e raccogliamo i fondi per finanziare le nostre attività - spiega Zaneboni -. I 10 frigoriferi da 50 litri l’uno, per esempio, hanno richiesto un contributo di 2mila 900 euro e sono stati finanziati così. Da un anno, infatti, i genitori dei bambini ricoverati devono pagare un buono pasto, quando sono in ospedale con i loro piccoli ricoverati. Non tutti, soprattutto se il ricovero è lungo, hanno la possibilità di sostenere una spesa così. Per questo siamo intervenuti noi: cerchiamo di sollevare un po’ le famiglie dal peso economico». Parole di ringraziamento, ieri, nei confronti dell’associazione di Castelnuovo, sono arrivate, durante la cerimonia, dal pediatra Luigi Avolio. I genitori, i loro bambini e gli operatori sanitari che usufruiranno della donazione, si ricorderanno del piccolo Matteo e del suo dolce sorriso.n

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