Tutti uniti nel difendere il biogas

Le principali associazioni che rappresentano il mondo agricolo lodigiano, Coldiretti e Confagricoltura insieme al CIB, Consorzio Italiano Biogas, sono unite nel difendere la positività del modello di sviluppo del biogas nel lodigiano, che consente a molte aziende agricole, con molteplici vantaggi ambientali, di affrontare il momento drammatico di crisi dei prezzi e delle produzioni.Produrre energia elettrica da biogas ha un impatto inquinante limitato, notevolmente inferiore rispetto alla produzione di energia da fonti fossili, che rappresentano la vera emergenza ambientale. Non si capirebbe, altrimenti, perché le politiche europee e nazionali sostengano il biogas come fonte rinnovabile. Secondo l’analisi Althesys, la riduzione di CO2 che si otterrebbe al 2020 dalla sostituzione delle fonti fossili con il biogas corrisponde a 53-70 milioni di tonnellate. Per l’Unione Europea un vantaggio di 2,8 miliardi di euro secondo il mercato del “carbon credit”. Non solo, dal Biogas si ottiene il biocarburante più ecologico al mondo, il biometano, l’unico che l’Italia è in grado di produrre autonomamente, senza importazioni di materie prime, rispettando il vincolo del 10% di carburanti ecologici fissato dall’Ue al 2020. Basterebbe rivolgersi all’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR, infine, che sta conducendo degli studi sulla qualità dell’aria in prossimità degli impianti per scoprire che il biogas ha “limitato impatto ambientale, può avere un’elevata efficienza energetica e costituisce un ottimo strumento di gestione dei reflui”. Il biogas costituisce un’opzione per ridurre l’uso di concimi chimici in agricoltura e tagliare drasticamente le emissioni dei gas di scarico dei mezzi agricoli. Questi ultimi possono usare infatti biometano, mentre il digestato è un ottimo fertilizzante naturale o ammendante che può sostituire i fertilizzanti di sintesi. Recentemente la Commissione europea ha classificato il digestato ottenuto dal biogas agricolo come congruo agli obiettivi e ai principi dell’agricoltura biologica. Tagliando l’uso di concimi chimici e di carburanti fossili, i cui prezzi sono in costante aumento, le imprese agricole possono garantirsi notevoli risparmi da reinvestire nell’attività agricola. Quest’ultimo aspetto smentisce un’altra tesi secondo cui il biogas tende a spostare il guadagno dall’agricoltura all’industria. Molte imprese agricole possono continuare a produrre prodotti tipici doc, secondo i principi del Biogas Fatto Bene, proprio grazie al biogas. Secondo il manifesto del Biogas Fatto Bene, gli impianti, dimensionati all’estensione dell’impresa, si integrano all’attività agricola, e rappresentano una soluzione alla gestione dei reflui d’allevamento, secondo le buone pratiche agronomiche, e degli scarti d’agricoltura, che viceversa continuerebbe a rappresentare un problema ambientale. Tali principi sono promossi da tempo dal Consorzio Italiano Biogas, che rappresenta oltre 400 imprese agricole e che ha sede proprio a Lodi dove impiega molte giovani professionalità a supporto di un progetto su scala nazionale e sono ampiamente sostenuti dalle associazioni agricole lodigiane quali Confagricoltura e Coldiretti.È certamente positivo promuovere occasioni di dialogo con i cittadini. Si può essere legittimamente a favore o contrari al biogas. Il Wwf lodigiano è libero di esprimere una posizione contraria. Non si può fare a meno di notare, tuttavia, che questo sia in contrasto con le posizioni del Wwf internazionale, ad esempio, che inserisce il biogas nelle campagne di “Climate Solver”, o con alcuni dei più importanti movimenti ecologisti italiani come Legambiente o Green Italia. Qualunque sia la propria opinione, è importante tuttavia non allontanarsi mai dal rigore scientifico e dall’oggettività, scadendo nella demagogia o nell’allarmismo sociale, al solo scopo di portare facili consensi dalla propria parte. È un obbligo che abbiamo nei confronti dei cittadini.

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