Tutti in fila davanti alle Poste di Lodi

Permangono le norme anti assembramento e così le lunghe attese di sempre diventano un supplizio, con scene da Terzo Mondo

In fila ordinata, in piedi, pazientemente attendendo il proprio turno, magari agognando quel filo di ombra cui si arriva come si conquistasse un punto strategico. La coda alle Poste, a Lodi città, è diventata ancora più difficile nel picco di caldo estivo e già negli scorsi giorni la nostra redazione ha ricevuto più foto e segnalazioni – a volte proteste - da parte dei lettori. Uno di loro, venerdì 31 luglio alle 9.45 ha segnalato le diverse persone in coda in via Volturno, anche anziani in piedi e in quel momento per fortuna all’ombra. Un altro lettore proponeva: «Viste le ormai fisse e lunghe code in via Volturno, non si potrebbe mettere qualche panca o sedia soprattutto per le persone anziane che devono attendere il proprio turno?».

Alle attese all’esterno degli uffici postali in città, già giovedì 23 luglio il nostro quotidiano aveva dedicato un articolo. Ma non è cambiato nienjte e la situazione sembra profilarsi la stessa almeno per tutto il mese di agosto, se non fino al 15 ottobre quando è fissata – a oggi - la fine dello stato di emergenza.

Ancora ieri, per fortuna con il freschetto, le code erano visibili fuori dagli uffici postali sia di via Fascetti sia del quartiere Fanfani. Nel primo caso alle 11 erano una quindicina le persone all’esterno, distanziate e con la mascherina; in via Lodivecchio invece alle 12.20 attendevano nove persone.

Nei grandi uffici di via Fascetti si entra naturalmente disinfettando le mani, prendendo il proprio numero e seguendo le indicazioni sul pavimento che guidano fino a quando si viene chiamati a uno degli sportelli. Tutti comprendono le regole anti covid e probabilmente il numero degli utenti sarebbe lo stesso senza il virus, ma in questo periodo oltre al necessario distanziamento occorre ricordare che le Poste sono aperte soltanto il mattino.

E la situazione si protrarrà appunto fino a quando dal Governo non arriveranno decreti o indicazioni differenti. Così dicono da Poste italiane.

Allora, quali sono gli aiuti possibili? Abbiamo rivolto alle Poste il suggerimento arrivato anche alla nostra redazione: quello di posizionare alcune sedie all’esterno degli uffici. Le Poste hanno risposto molto velocemente ma affermando che purtroppo non è possibile accogliere la proposta, anche se è stato richiesto da diverse persone, compresi alcuni sindaci.

C’è poi la possibilità, almeno per chi ha dimestichezza, di prenotare il proprio turno allo sportello attraverso Whatsapp. Poste italiane ha attuato il servizio in sei uffici: a Lodi città in via Volturno e via Fascetti, a Casalpusterlengo in piazza Leonardo da Vinci, a Codogno in via Galileo Galilei, a Lodi Vecchio in via Libertà e a Sant’Angelo in via Madre Cabrini. Come funziona? Sullo smartphone occorre memorizzare il numero 3715003715; da lì si avvia una chat con qualsiasi testo; Poste Italiane risponde in automatico e tra le opzioni c’è la prenotazione del ticket. Il passo successivo è digitare il proprio indirizzo; la risposta sarà l’indicazione del primo appuntamento disponibile e, se il cliente accetta, sul display riceverà il codice. Si può prenotare anche con il computer o l’app Ufficio postale. Chi ha i capelli grigi si adegui quindi al digitale per poter esercitare i suoi diritti di cittadino: è il progresso all’italiana.

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