Test sierologici a tappeto nel Lodigiano, si parte

A giorni arrivano le lettere di invito: l’adesione resta su base volontaria, la priorità a un solo componente per famiglia

Nelle case di tutti i lodigiani arriverà a breve l’ “invito” a partecipare all’indagine sierologica promossa dalla Provincia di Lodi di raccordo con Ufficio di piano, Asst, Ats e Parco Tecnologico Padano. Nei giorni scorsi sono state inviate ai Comuni la lettera con la presentazione del test sierologico e del tampone nasofaringeo che saranno eseguiti, più il modulo del consenso informato da recapitare ai cittadini, e ora spetta agli enti locali provvedere all’invio a casa. Il progetto prevede la partecipazione su base volontaria di un componente per nucleo famigliare purché maggiorenne. Quanto al costo del test e del tampone è di 25 euro, di cui 10 a carico del cittadino e 15 del Comune di appartenenza per i residenti, mentre per i domiciliati non residenti è di 25 euro. Per accedere gli interessati dovranno compilare una scheda con il loro nome, cognome, codice fiscale e numero di telefono e firmare il consenso informato che riceveranno.

Raccolto un numero sufficiente di adesioni, i Comuni inoltreranno i dati all’Asst che fisserà il giorno del test e preparerà le provette con i dati delle persone che si sottoporranno al prelievo ematico per il sierologico e contemporaneamente al tampone. Quest’ultimo sarà processato solo in caso di sierologico positivo. «Una volta che l’Asst avrà le liste dei cittadini comunicherà il giorno del test al Comune – spiega Giovanna Gargioni, presidente dell’Assemblea dei sindaci di Lodi e vicepresidente della Conferenza dei sindaci Ats Città metropolitana -. Comuni come Casale, Codogno e Sant’Angelo che hanno sul territorio i punti prelievi potranno appoggiarsi a quelli, mentre gli altri dovranno attrezzarsi. Per esempio a Borghetto abbiamo solo un piccolo centro prelievi, quindi, previa autorizzazione dell’Ats, metterò a disposizione la palestra». L’avviso della campagna informativa è già apparso su qualche sito comunale, e i Comuni che raccoglieranno per primi le adesioni potranno partire subito. «L’Asst ha dato la disponibilità a iniziare dal 17 agosto ma se qualche paese sarà già pronto si potrà anche anticipare – precisa Gargioni -. L’obiettivo è di fare uno screening il più diffuso e partecipato possibile e per questo c’è tempo fino al 31 agosto per decidere. Mi auguro che la risposta sia consapevole e responsabile e partecipi il maggior numero possibile di lodigiani». Qualora il componente un nucleo famigliare risulti positivo alle IGG, sarà estesa la possibilità di sottoporsi agli esami anche agli altri.n

© RIPRODUZIONE RISERVATA