Terminal bus, terra di nessuno

Il commento di Resconi: «Situazione borderline, sono state anche posizionate delle telecamere ed effettuati degli interventi»

Capolinea di degrado, graffiti e qualche spinello fumato in libertà. La fotografia del Terminal bus di Lodi si presenta così, uno scalo a ridosso della ferrovia abbandonato a se stesso. Di recente è finito sotto i riflettori per una lite scoppiata tra ragazzine e per un caso di spaccio, un 19enne è stato infatti denunciato a piede libero perché trovato in possesso di alcune dosi di hascisc.

Ad eccezione della biglietteria, ordinata e pulita, provvista di distributori automatici per cibo e bevande, tutto il resto lascia a desiderare. Una parte dei locali della struttura non sono accessibili al pubblico, tuttavia, visto che i vetri delle finestre sono in frantumi, è possibile sbirciare all’interno: tra scatoloni, bottiglie, assi e sporcizia, l’immagine è simile a quella di una discarica.

«Quella è una situazione borderline, perché la zona è un po’ isolata e versa in uno stato di abbandono. Noi siamo intervenuti anche cercando di ritinteggiare. Lo abbiamo fatto circa un anno fa, ma non possiamo mettere mano tutte le volte ad una sistemazione – spiega il direttore della Line, Sergio Resconi -. Purtroppo già in passato si erano verificati degli episodi di vandalismo. Abbiamo messo degli impianti di videosorveglianza e vengono fatte delle verifiche per la biglietteria».

Per quanto riguarda la zona del deposito non accessibile al pubblico ma danneggiata, Resconi precisa: «Quello è un locale di proprietà di Rfi, per cui era stato anche organizzato un bando per l’assegnazione, che era andato a vuoto. Quello spazio potrebbe essere importante per favorire un ampliamento del Terminal bus. So che è anche una priorità dell’amministrazione comunale di Lodi, ma il problema rimane la struttura a fianco, che è quella del Consorzio con cui dovrebbe essere in corso una trattativa da parte dell’ente locale per valutare un allargamento della stazione dei bus. Con questa ipotesi si potrebbe anche pensare di sgravare del traffico viale Dante e pensare a delle sinergie per migliorare la stazione degli autobus».

Un progetto, quest’ultimo, che potrebbe andare per le lunghe, il Consorzio agrario di Lodi, Milano, Monza e Brianza, infatti, si trova al centro di un concordato preventivo, dopo che la struttura è naufragata tra i debiti.

Attualmente la struttura sorge su un terreno di oltre 4.500 metri quadrati. Inaugurato nel 2009 dopo 12 anni di attese e rinvii, il Terminal bus è costato 950mila euro.

Il cantiere per la sua realizzazione era partito nell’autunno del 2007.

La spesa per la costruzione della stazione dei bus è stata il frutto di un accordo tra Comune e Provincia di Lodi, Regione Lombardia e Rfi, mentre il progetto è stato ideato da una società che fa parte del Gruppo Ferrovie dello Stato, si tratta di Metropark.

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