Tempi d’attesa in ospedale a Lodi: per la visita al cuore del figlio c’è spazio solo nel 2023

Il padre di un 14enne che sta compiendo accertamenti per svolgere l’attività sportiva racconta la sua odissea

Il medico gli prescrive una visita cardiologica per il figlio di 14 anni entro 7 giorni, ma lui non trova posto a Lodi, nei tempi previsti, e va fino a Leno, in provincia di Brescia. Lo specialista che lo visita gli prescrive 3 esami: ecocardiogramma sotto sforzo, holter ed ecocolordoppler. A Lodi, per i primi 2 esami, le prime date disponibili sono marzo e maggio 2022 e per l’ultimo, invece, nessuno spazio libero fino al 2023. Così il papà è costretto a prenotare 3 visite in 3 città diverse, Cremona, Bergamo e Brescia, non senza protestare. «Stiamo lavorando per risolvere questo problema - dice il direttore sanitario dell’Asst di Lodi Paolo Bernocchi -. Del resto, l’avete scritto anche voi che gli esami fuori dai tempi limite di attesa si sono ridotti a 12. Un anno fa non erano questi i tempi di attesa. Siamo migliorati e stiamo cercando di sistemare tutte le situazioni critiche. Si tratta però di un’impresa difficile: anche i miei collaboratori si lamentano. Appena si svuotano le liste d’attesa arrivano pazienti anche da altre province che si prenotano e le riempiono subito. I medici di Lodi protestano con me, ma del resto non possiamo dire al Cup di non prendere le prenotazioni. In Regione Lombardia siamo tutti in rete e le persone prenotano dove c’è posto». Papà Roberto Franco però è infuriato: «Mio figlio - spiega - ha fatto una visita allo sport center. Il medico ha visto un’anomalia al cuore e gli ha prescritto una visita cardiologica con una priorità di 7 giorni. A Lodi però fino all’anno prossimo non c’era posto, così sono andato a Leno. Lo specialista gli ha prescritto 3 esami di approfondimento: ecg sottosforzo, holter ed ecocolordppler. Per i primi, a Lodi, c’era spazio tra marzo e maggio 2022, per l’holter non c’era disponibilità fino al 2023. Se gli esami sono prescritti su un’unica ricetta vanno eseguiti nella stessa struttura, quindi sono tornato dallo specialista, mi ha fatto 3 richieste diverse e ho trovato posto a Bergamo, a dicembre, per il primo esame, a gennaio, per gli altri due, a Cremona e Brescia. Io viaggio per lavoro in queste 3 province e quindi ho scelto di andare qui, ho visto però che c’erano tempi di attesa inferiori, oltre che a Bergamo e Brescia, anche a Pavia. Perché se a Lodi non si riescono a garantire tempi più brevi non si concedono delle convenzioni esterne con altre strutture così uno può rivolgersi lì pagando solo il ticket?». «Non conosco il caso specifico - spiega Bernocchi -, ma credo che un problema, in generale, sia anche quello dell’appropriatezza delle prescrizioni, stiamo cercando di lavorare per cambiare la modalità di prenotazione, per migliorare il percorso e modificare il sistema. Con i fondi del piano nazionale avvicineremo l’ospedale al territorio. Ci stiamo impegnando a migliorare complessivamente i servizi e i primi dati si vedono».

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