TAVAZZANO Dopo i violenti scontri il sindacato di base oggi torna alla logistica

Dalle 11 lunedì mattina un sit-in di fronte ai cancelli della Zampieri. Alle 13 presidio di fonte alla prefettura a Lodi, in corso Umberto per precauzione rimossi tutti i tavolini dei bar

Andrea Bagatta

I Si Cobas tornano in via Orecchia a Tavazzano questa mattina. Dopo il presidio davanti la logistica Zampieri Holding che ha innescato gli scontri nella notte tra giovedì e venerdì, il sindacato di base ha comunicato che oggi alle 11 terrà un sit-in di protesta davanti i cancelli del deposito per spiegare le ragioni della protesta e ribadire la posizione dell’associazione, che si ritiene vittima. Intanto il ministro del Lavoro Andrea Orlando, dopo i fatti di Tavazzano, ha annunciato la costituzione di una task force dedicata al settore.

Intanto questa mattina sono spariti i tavoli dai bar di Corso Umberto, sede della prefettura di Lodi, di fronte alla quale i cobas della logistica manifesteranno questa mattina alle 13.

Una notte di botte, bastonate e sprangate quella tra giovedì scorso, nella quale un gruppo di dipendenti Fedex-Tnt di Piacenza, licenziati e sostenuti dai Si-Cobas, hanno assalito la logistica Zampieri, trasferita appena un mese fa da Piacenza a Tavazzano. I dipendenti bloccati dai manifestanti nell’azienda hanno reagito con bastonate. Nove i feriti di cui uno grave trasportato al San Matteo di Pavia. Una notte di terrore per i cittadini svegliati dalle urla e dalle sirene delle forze dell’ordine.

Giovedì notte un gruppo di lavoratori iscritti ai Si Cobas e in protesta per la vicenda FedEx di Piacenza hanno istituito un presidio davanti i cancelli della Zampieri Holding di Tavazzano, ditta logistica appena arrivata nel Lodigiano e partner di FedEx. Quando ai facchini della Zampieri è stato impedito di uscire dal deposito, in piena notte, sono iniziati gli scontri tra i due gruppi di lavoratori, anche a colpi di lancio di bastoni e pietre, con diversi contusi e un manifestante Si Cobas portato in ospedale. Le forze dell’ordine presenti al presidio, chiaramente in minori forze rispetto alla cinquantina di persone coinvolte nei tafferugli, sono potute intervenire solo in coda ai disordini, una volta ricevuti i rinforzi, per identificare i partecipanti. In procura a Lodi è stato aperto un fascicolo d’indagine.

Informato dei fatti, il ministro del lavoro Orlando ha contattato il questore di Lodi. «Ho parlato con il questore per avere informazioni e devo dire che il colloquio mi ha chiarito alcune dinamiche e mi conferma un dato: bisogna riservare un occhio particolare alla filiera della logistica perché si stanno determinando fenomeni di conflittualità anche legati all’utilizzo della forza lavoro attraverso cooperative più o meno vere che credo debbano sollevare la nostra attenzione - ha detto il ministro -. La logistica è un settore fondamentale che è stato centrale durante la pandemia, ma è anche in fortissimo cambiamento. Per questo in settimana costituirò una task force tra Ispettorato del lavoro, Inps e Agenzia delle entrate per acquisire una serie di elementi su questo tema e, naturalmente, sulla base di questo proseguiremo un confronto, che si è già aperto, con le parti sociali».

Sabato mattina il prefetto di Lodi Giuseppe Montella ha convocato un tavolo di coordinamento con le forze dell’ordine, concordando la necessità di ampliare i controlli ai magazzini, anche se fatti estemporanei come quelli di Tavazzano sono praticamente impossibili da anticipare. Il presidio di giovedì notte non era stato autorizzato né annunciato.

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