Tamponi a Linate, tre postazioni per i viaggiatori nell’area arrivi

All’aeroporto massima attenzione a chi proviene dagli Stati “a rischio”

Tre postazioni prelievo allestite all’interno dell’area arrivi, a ridosso della zona ritiro bagagli, a anche all’aeroporto di Linate, dopo Malpensa, da venerdì si possono effettuare tamponi per la ricerca del Sars Cov 2.

Con una decisa “differenza”: a Linate, complice il ridotto numero di transiti attesi dai Paesi a rischio – venerdì poco più di 500, qualcuno in più nel fine settimana, ma “nulla” rispetto agli oltre duemila conteggiati a Malpensa - la possibilità di sottoporsi al test-tampone sarà data a tutti, senza necessità di prenotazione. Attivo da venerdì, il punto prelievi, allestito grazie alla collaborazione tra Ats Milano e Gruppo Ospedaliero San Donato, che ha fornito personale e mezzi, «con tempistiche decisamente da record», spiegano i responsabili, negli spazi messi a disposizione da Sea, società di gestione aeroportuale, risolvendo quello che dopo l’emanazione della direttiva ministeriale relativa all’obbligo di segnalazione in caso di rientro dai Spagna, Grecia, Croazia e Malta – Paesi dove sono stati segnalati picchi di contagio significativi – era apparso un oggettivo problema organizzativo.

All’aeroporto di Linate, infatti, ci si è dovuti confrontare con spazi relativamente più ristretti rispetto ad altri scali nazionali ma anche con i lavori di restyling ancora in corso, difficoltà oggettive, hanno spiegato i responsabili di Ats, Sea, Gruppo San Donato e ministero alla Salute, che sono state risolte riuscendo a ricavare spazi in quella che è ancora “area sicura”.

I passeggeri in arrivo dai Paesi interessati, prima ancora di varcare i gate d’uscita, possono effettuare – su base volontaria – i tamponi i cui risultati verranno comunicati nell’arco di 24 ore. Ieri poco meno del 50 per cento dei passeggeri in transito si è sottoposta al prelievo, in molti infatti avevano già “in tasca” la prenotazione presso Ats e strutture sanitarie di residenza «non sapendo che anche a Linate avrebbero allestito il punto prelievi. – spiega una coppia appena arrivata da Madrid –. Avevamo già pensato di sottoporci al test e abbiamo preferito portarci avanti».

Molti comunque hanno colto l’opportunità offerta, dimostrando come «esista consapevolezza dell’importanza di verificare se si sia entrati o meno in contatto con il virus», spiega il personale addetto. E lo stesso presidente di Ats Milano Walter Bergamaschi spiega come la decisione di allestire punti tamponi direttamente presso gli scali sia «funzionale a impedire un sovraccarico nelle strutture esterne». Dal Gruppo San Donato – il cui amministratore delegato Francesco Galli è stato tra i primi a sottoporsi al test – è arrivata anche la disponibilità ad effettuare tamponi in “modalità drive through” presso la struttura di San Donato prenotandosi telefonicamente «in modo da offrire diverse possibilità di scelta e arrivare all’obiettivo che ci poniamo, e cioè il 100 per cento dei tamponi su chi proviene da Paesi a rischio».n

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