Tamini, lunedì vertice con i parlamentari a Melegnano

Il futuro della Tamini a Melegnano: se ne parlerà lunedì in un incontro con i parlamentari. Parla il sindaco Vito Bellomo: «Vogliamo mantenere in città i posti di lavoro». È stato fissato per lunedì alle 15 in municipio l’incontro aperto al pubblico sul destino della Tamini, azienda leader a livello mondiale nella progettazione e produzione di trasformatori elettrici industriali, speciali e di potenza, che a Melegnano conta la presenza di uno stabilimento e degli uffici amministrativi.

La tavola rotonda vedrà la presenza dei parlamentari del territorio Vinicio Peluffo del Pd, Luca Squeri di Forza Italia e Marco Rondini della Lega nord. «Il motivo dell’incontro - chiarisce il sindaco Bellomo - è legato alla disdetta del contratto di affitto della palazzina che a Melegnano ospita gli uffici amministrativi, a seguito della quale dal prossimo febbraio 43 impiegati dell’azienda rischiano il trasferimento nel sito di Legnano. Ma tutto ciò porterà a innegabili disagi per i dipendenti, gran parte dei quali vivono peraltro nel Melegnanese.

Il nostro obiettivo è dunque quello di sensibilizzare tutte le forze politiche affinchè, anche attraverso un dialogo costruttivo con i vertici dell’azienda, sia possibile mantenere sul territorio i posti di lavoro e garantire così la continuità dell’impiego. Tra l’altro il 70 per cento di Tamini appartiene a Terna plus, controllata da Terna ai cui vertici siedono anche esponenti pubblici. Ecco perché a breve della questione interesseremo il ministero delle Attività produttive».

L’incontro dei prossimi giorni fa seguito ad una serie di manifestazioni promosse dai sindacati del settore metalmeccanico, che un paio di settimane fa hanno anche organizzato un corteo per le strade di Melegnano. «Il trasferimento di alcuni dipendenti nella nuova sede di Legnano era noto già da molto tempo - fanno sapere intanto dalla società - e rientra in un piano di investimento dell’azienda, che passa anche attraverso la realizzazione di una nuova sede più bella e funzionale alle esigenze di rilancio del gruppo Tamini. Pertanto sono da ritenersi privi di fondamento gli allarmismi sindacali di cui abbiamo letto in questi giorni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA