SUDMILANO Lunghe attese per le ambulanze al Policlinico e al Predabissi

A San Donato un mezzo della Croce bianca di San Giuliano ha aspettato quattro ore

Pronto soccorso del Sudmilano presi d’assalto: nei giorni scorsi presso il Policlinico San Donato un’ambulanza della Croce Bianca di San Giuliano ha dovuto aspettare 4 ore con a bordo un paziente sospetto Covid.

L’area per le emergenze era infatti piena di cittadini del Sudmilano molti dei quali accusavano dei sintomi lievi da contagio, ma la paura degli effetti del virus li ha spinti comunque a rivolgersi all’ospedale. Si sono poi aggiunte delle persone con patologie diverse, molte delle quali erano in codice verde, le quali hanno comunque rallentato il lavoro dei sanitari. Al tempo stesso dal nosocomio arriva notizia che nella stessa giornata, che è stata particolarmente critica, si sono presentati anche dei codici rossi che hanno quindi avuto priorità assoluta. Sempre a causa della congestione che si è creata, i soccorritori hanno notato altre 7 ambulanze in fila che erano tutte in attesa di scaricare i malati. Qualche criticità da parte della stessa associazione impegnata nel soccorso è stata inoltre registrata al Predabissi con una punta di un paio d’ore di attesa. Del resto con il dilagare dei contagi, nell’ultima settimana circa il 60 per cento degli interventi effettuati dai soccorritori del sodalizio sangiulianese di via Giovanni XXIII sono stati legati all’epidemia che si sta ormai diffondendo a macchia d’olio anche in questa parte di hinterland. In base ai dati forniti, i codici rossi per sospetti Covid sono alquanto rari, mentre un importante numero di chiamate provengono da cittadini con tosse e febbre che temono l’aggravarsi delle loro condizioni. E la metà di coloro che vengono caricati in ambulanza sono vaccinati anche se magari devono ancora effettuare la terza dose.

Peraltro, rispetto alle precedenti ondate, la Croce Bianca di San Giuliano dal maggio scorso ha a disposizione un’ambulanza in più che è in funzione dalle 8 alle 20 tutti i giorni, festivi compresi, come prevede il bando di Areu che è stato aggiudicato allo stesso sodalizio del territorio. In questa fase dunque, in cui la quarta ondata di epidemia ha fatto crescere il numero delle emergenze sanitarie, il rinforzo del servizio in questo momento sta giocando un importante ruolo nell’accelerare gli interventi che ultimamente hanno avuto anche dei picchi di una ventina al giorno. Nel frattempo sono attese delle nuove leve: il 26 gennaio scadrà infatti il termine ultimo per la presentazione delle candidature al Servizio civile universale presso la Croce Bianca.

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