Studenti di San Colombano multati sui bus della Line

Hanno il biglietto ma l’obliteratrice non è raggiungibile per le restrizioni anti covid

Hanno il biglietto del bus, ma l’obliteratrice non è raggiungibile perché non ci si può avvicinare all’autista, e non mettono la data di utilizzo a mano sul tagliando. Sono stati multati dal controllore salito a Casale una mezza dozzina di studenti banini diretti martedì alle scuole superiori di Codogno sul bus San Colombano-Codogno delle 7. E scatta la protesta delle mamme: «Costretti a viaggiare sempre in piedi, e a pagare salato per un abbonamento settimanale da 7 giorni quando viaggiano per quattro perché le scuole fanno un giorno di didattica a distanza, e adesso pure la multa perché non hanno scritto la data sul biglietto. Il trasporto pubblico verso Codogno da anni è deficitario e penalizzante per i banini, e l’emergenza Covid ha solo accentuato i problemi e il disagio dei nostri figli». Nell’impossibilità di obliterare il biglietto, il passeggero deve riportare la data di viaggio sul tagliando scrivendola a mano. Questo prevede la legge, e dal momento che sui bus che non hanno montato le paratie divisorie per l’autista non è possibile avvicinarsi al guidatore, le obliteratrici su molti pullman rimangono irraggiungibili. Ma nessuno spiega la procedura, e cartelli visibili non ci sono sui bus. E molti studenti non mettono la data sul biglietto. Ma martedì quando a Casale è salito il controllore, sono scattate le multe, 50 euro a testa, per una mezza dozzina di studenti. Peraltro, il pagamento ridotto è consentito solo in giornata, ma le Poste a San Colombano (come in molti altri paesi) sono aperte solo di mattina. Danno e beffa, il tutto accompagnato a un servizio su cui le lamentele sono tantissime. «I ragazzi viaggiano sempre in piedi – dice una mamma -. Non capisco dove sia la riduzione dei posti dovuta al Covid». E un’altra prosegue: «Gli anni scorsi viaggiavano ammassati, quest’anno un po’ meno perché c’è didattica a distanza un giorno alla settimana, ma sono sempre in piedi. Per non parlare dell’abbonamento: viaggiano quattro giorni, pagano per sette». Il viaggio in piedi in realtà è previsto anche quest’anno dalla normativa, purché sia mantenuta la riduzione dei posti complessivi del 20 per cento, mentre quello degli abbonamenti è un problema dovuto alla mancanza di accordo tra Line (e Star) e Provincia di Lodi su chi debba assicurare lo sconto previsto. Resta il fatto che il servizio di trasporto pubblico della Provincia di Lodi regala a San Colombano solo malumori e rabbia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA