Sordio, morto di Covid in ospedale a 52 anni. L’ultimo messaggio: «Mandatemi qui i carabinieri»

Pietro Foti, il ricordo un anno dopo e il tormento di quella frase inviata dal letto

Pietro Foti lo conoscevano tutti, a Sordio e non solo, con quel suo sorriso che ti accoglieva alla pizzeria “Da Giovanni”, lungo la via Emilia. È deceduto il 18 marzo 2020 per coronavirus. La famiglia è rimasta con tante domande e oggi è il fratello Franco a ricordare: «Dal 9 marzo la pizzeria era chiusa. Qualche giorno dopo Pietro faticava a respirare e non dormiva. È stato ricoverato per cinque giorni. Ci mandava dei messaggi, anche un selfie per mostrare che gli avevano messo la Cpap. Erano i primi giorni in cui si curava il virus, ci scriveva che vedeva tutti gli operatori bardati». Il sabato, Pietro era arrivato a chiedere ai fratelli di presentarsi con i carabinieri perché vedessero quanto stava accadendo. «Poi è stato intubato. È morto mercoledì 18 marzo. Aveva 52 anni, nessuna patologia, gli avevo fatto fare io gli esami a dicembre 2019. Ma vado in fondo per capire cosa è successo veramente a mio fratello».

Per il compleanno di Pietro, il prossimo 29 giugno, se la situazione sarà migliorata Franco vorrebbe organizzare un raduno di Vespa. Intanto per Pietro Foti verrà celebrata la Messa a Sordio, giovedì 18 marzo alle 18. Conclude il sindaco Salvatore Iesce: «Il mese di marzo 2020 è stato in assoluto il più duro per la nostra comunità. Vogliamo ricordare tutte le vittime di Sordio e i loro familiari, insieme al caro Pietro».

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