Sono sforzi eroici, ma inutili

Se esponenti di un partito, in questo caso la Lega, anche se con incarichi istituzionali, si riunissero negli inutili uffici di un ministero, in un Paese normale come minimo, ci si arrabbierebbe, tanto più di fronte alla crisi economica che stiamo vivendo.È quanto mi sento di sichiarare a seguito dell’incontro avvenuto nella Villa Reale di Monza tra il leader della Lega Nord Umberto Bossi, il ministro della semplificazione Roberto Calderoli e gli amministratori locali del Veneto e della Lombardia (tra questi anche il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni) aderenti al partito del Carroccio.Il comportamento dei leghisti è noioso e come tale spiacevole. Forse nella sede di Via Bellerio si riuniscono i maroniani e non c’è posto per il ‘cerchio magico’, ma aldilà delle battute, la speranza è che i cittadini si rendano conto di questo modo di concepire le istituzioni, che, tra l’altro, fino ad ora non ha prodotto alcunché, anzi ha determinato solo tagli e una manovra durissima e ingiusta che si ripercuoterà proprio sugli enti locali e quindi sui servizi svolti per i cittadini. Quanto messo in atto sul tema della riforma delle autonomie locali, inoltre, ha dell’incredibile, ogni giorno se ne inventano una, per poi tornare al punto di partenza. Ogni giorno! In questo quadro credo che il Presidente Foroni stia commettendo degli errori, forse a causa della confusione che si è creata, ma di sicuro sta giocando in solitaria una partita, che invece, come sancito dal Consiglio Provinciale, dovrebbe essere giocata in squadra, nell’interesse del territorio e non della Lega. La nostra storia è un’altra rispetto alla rappresentazione di ‘sforzi eroici’ che nulla hanno a che fare con la realtà e soprattutto con l’impegno autonomista del Lodigiano.Dal Pd fanno sapere che ben prima che scoppiasse il “caso” delle decisioni del governo in merito alla soppressione di tutte le province, il Pd aveva presentato una proposta di riforma delle autonomie (21 giugno) e di riduzione dei parlamentari, in linea con l’attuazione del titolo V della Costituzione, dal momento che il Partito non è mai stato per l’abolizione dell’istituzione Provincia.Il fatto che solo ora se ne parli, è l’ennesimo esempio di come questo Governo arrivi in ritardo su tutto. L’Istituzione Provincia non è un’invenzione tutta Italiana, visto che è presente in ventitré Paesi Ue su venticinque, dal momento che le questioni riguardanti i trasporti, le scuole, l’assetto idrogeologico, gli aspetti ambientali e le strade costituiscono una dimensione non gestibile dal singolo comune e che non dovrebbe essere gestita dalle regioni. E’ tuttavia necessaria una riforma in merito, che per quanto ci riguarda prevede l’istituzione delle città metropolitane e conseguentemente la soppressione delle province nel medesimo territorio (ha più senso la Provincia di Lodi, che non quella di Milano, “schiacciata” tra la Regione e la città), che non sarà più possibile istituirne nuove e l’eventuale soppressione sia stabilita con legge regionale, oltre a definirne per Legge le competenze al fine di evitare sovrapposizioni.Questo è il federalismo: dare potere di decisione ai territori e non la mortificazione che una classe dirigente inadeguata impone ai territori, senza tra l’altro intervenire veramente sui costi presenti a livello centrale. In questo quadro il Pd individua come ottimale una dimensione corrispondente a 500mila abitanti, ma su questo punto abbiamo qualche dubbio perché è la storia ad unire i territori e non il risiko della politica, ragione per cui, aldilà dei numeri che tutti si affrettano a definire, deve prevalere il principio della serietà e dell’efficienza e non quello della comunicazione. I cittadini vogliono istituzioni funzionanti e non spot accattivanti. Ci aspetteremmo un lavoro territoriale in questa direzione, rispetto al quale siamo altresì disponibili a riflettere in merito al ruolo che i sindaci possono svolgere in merito ai temi di “area vasta”, invece si tende a far credere di poter entrare nella stanza dei bottoni e di avere l’influenza per spingere gli amici a fare ciò che si chiede. Questo approccio a noi non interessa e credo che a lungo andare possa anche nuocere al Lodigiano.

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