Somaglia, strage di gatti

trage di gatti a Somaglia. Due felini sono stati avvelenati, una terza carcassa è ben visibile in un giardino privato abbandonato e una decina di esemplari non rispondono più all’“appello” della colonia felina di via Marconi. La denuncia arriva dalla gattara Virginia Bescapé, che ieri non ha esitato a recarsi dai carabinieri per denunciare quello che a tutti gli effetti è un reato: l’avvelenamento di animali. A Somaglia dunque riesplode il fenomeno del maltrattamento dei gatti randagi censiti in diverse colonie del paese (regolarmente registrate presso Asl e Comune). «Il fatto è stato scoperto martedì dalla gattara referente della colonia di via Marconi, che il giorno successivo mi ha subito comunicato quanto accaduto - ha spiegato la Bescapé -: la donna aveva trovato due gatti adulti morti e aveva provveduto a seppellirli, ma allo stesso tempo mi ha informata che non rispondevano all’appello del cibo circa 10 gatti adulti che solitamente si rendono visibili per l’occasione del pasto, avvisandomi che una carcassa felina però era ben visibile nel giardino di una casa recintata e disabitata che si trova in zona». Pare che anche in via Montalbano e in via Raimondi però ci sarebbe il rischio “avvelenamenti anonimi”, secondo le indiscrezioni raccolte proprio dalle gattare della zona. «A chi si ostina a compiere questi gesti - ha precisato la Bescapé - , ricordo che la legge 33/2009 di Regione Lombardia vieta l’uso indiscriminato di qualsiasi tipo di veleno, richiamando le responsabilità penali degli autori di questi crimini ma anche le responsabilità istituzionali locali per quanto di loro competenza».

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