SOMAGLIA Stato di agitazione al Lidl contro il trasferimento

Alcuni lavoratori dovrebbero spostarsi nel Novarese

Si deve cambiare il software gestionale, e il reparto del “secco” chiude per due mesi, con i lavoratori trasferiti: più di quaranta sono finiti in altri reparti dello stesso magazzino, una quindicina nel sito logistico a Biandrate, in provincia di Novara.

Ma i sindacati non ci stanno: acque nuovamente agitate al magazzino Lidl di Somaglia. Cgil e Cisl proclamano lo stato d’agitazione, giovedì è previsto un incontro con la società. Il fermo tecnico del reparto, previsto per i mesi di giugno e luglio, comporta il trasferimento dei lavoratori in altre lavorazioni. Lidl ha messo a disposizione un mezzo in partenza da Somaglia e una diaria di 8 euro al giorno per chi si trasferirà a Biandrate. «Ma i lavoratori affronteranno ogni giorno quattro ore in trasferimento, ore a disposizione dell’azienda, per cui la somma non è proporzionata all’impegno richiesto», dice Ivan Cattaneo della Filcams Cgil.

I sindacati avevano chiesto un incontro urgente a Lidl, previsto per lunedì, ma l’azienda l’ha disertato. «Finora l’azienda non ha voluto discutere, o meglio non ha voluto nemmeno affrontare l’argomento, per questo allo stato d’agitazione deciso insieme ai lavoratori non c’erano alternative», spiega Sara Mangone della Fisascat Cisl.

© RIPRODUZIONE RISERVATA