SOMAGLIA Rubavano computer alla Ceva, scoperti due operai

Venerdì alla logistica sono entrati in azione i carabinieri

Avevano imboscato alcuni computer tra gli scatoloni da buttare, un modo per metterli da parte e poterli rubare, ma sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza e scoperti, i due operai della Ceva di Somaglia che venerdì erano al lavoro quando hanno visto arrivare i carabinieri, e sotto il pressing delle domande, hanno dovuto ammettere il loro piano. Entrambi assunti tramite cooperativa, hanno confermato di aver sottratto la merce dal capannone e di averla nascosta tra gli involucri e gli scatoloni col preciso intento di farla sparire non appena avessero avuto campo libero. I due erano stati attenti a non essere visti all’opera, ma a smascherarli sono state le telecamere. E di fronte all’evidenza, dopo un primo tentativo di svicolare, sono stati costretti a cedere. Quindi l’azienda ha proceduto a sospenderli dal lavoro.

In passato la Ceva di Somaglia, tra i maggiori poli logistici della Bassa e hub della Apple, era stata al centro di un’operazione dell’Arma che aveva sgominato una banda di magazzinieri “ladri” e ricettatori residenti tra Somaglia, Ospedaletto, Livraga e Lodi. Il sistema applicato era molto semplice, i primi rubavano i cellulari iPhone dal reparto e li passavano ai conniventi i quali provvedevano a rivenderli. Naturalmente a un prezzo inferiore a quello di mercato. Trovare gli acquirenti così era una passeggiata, tant’è che a comprarli erano stati per lo più giovani della zona, ingolositi dall’affare. All’epoca il “giro” aveva riguardato cellulari iPhone 4 venduti a 350 euro con tanto di garanzia di assistenza in caso di guasti. E aveva fruttato alla banda 7mila euro.

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