SOMAGLIA In campo per valorizzare il paese, la scommessa di Giovani in Vasca

Il neonato gruppo di volontari si mobilita partendo dalla cura di ciò che è di tutti

Al parco Vasca ci hanno sempre girato fin da bambini. Così i ragazzi e le ragazze di Somaglia hanno deciso di dare al loro neonato gruppo di volontari il nome di Giovani in Vasca. Il loro obiettivo è semplicemente quello di valorizzare il paese, partendo dalla cura di ciò che è di tutti. E quindi anche loro. La squadra però intende crescere, sviluppando anche iniziative, eventi ed è per questo che si sta preparando a diventare una organizzazione di volontariato, odv, con presidente, vice e segretario. Dunque, altro che scorribande e vandalismi come quelli che nell’ultimo anno Somaglia ha dovuto sorbire per colpa dei pochi ignoti. Nelle scorse settimane, infatti, i Giovani in Vasca hanno provveduto a passare al setaccio il parco Vasca, il viale e l’orto botanico, dove, in particolare hanno trovato di tutto. Tra le bottiglie, di vetro e di plastica e i mozziconi di sigaretta sono stati raccolti anche indumenti e scarti industriali.

«Lo scorso novembre, insieme ad alcuni amici, abbiamo riflettuto sul nostro paese e sulla necessità di fare qualcosa per valorizzarlo – racconta Lara Quaglia -, così abbiamo pensato di unirci in questo gruppo che attualmente conta 14 persone». Oltre a Quaglia, infatti, militano in Giovani in Vasca, Carol Lucchini, Mara Zoppi, Luca Zuccotti, Greta Contardi, Luca Quaglia, Marco Pettinari, Francesco Medaglia, Andrea Medaglia, Matteo Peviani, Manuel Panaro, Davide Labbadini, Davide Prescendo.

Fra loro anche qualche ex membro del consiglio comunale dei ragazzi. «Con il lockdown però ci siamo praticamente fermati ancora prima di partire – osserva Lara -, mentre ora abbiamo potuto dare seguito ai nostri progetti, siamo dunque partiti dalla pulizia di alcuni spazi verdi e ancora molto c’è d fare – continua -, ma l’attenzione ambientale, seppur sia la prima, non è la sola cosa di cui ci vogliamo occupare: in futuro infatti vorremmo organizzare degli eventi». Per valorizzare quegli stessi spazi, per mettersi in gioco, per fare la propria parte, per vivere il paese. Come? Al momento semplicemente comunicando, dandosi appuntamento, parlandosi, scambiandosi idee e condividendo parte del tempo libero per migliorare il paese che sentono loro. Di certo la nascita di questo gruppo spontaneo rappresenta un bel segnale per Somaglia: il futuro infatti è nelle mani di chi cura, custodisce e costruisce.

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