SOLIDARIETA’ Hanno perso tutto nel rogo, la comunità di Sesto Ulteriano si mobilita per la famiglia di via Manara

Il contributo raccolto a San Giuliano è stato consegnato a Natale

Lo scorso novembre hanno perso tutto, dopo un incendio che ha devastato la loro abitazione e ogni cosa al suo interno. Una tragedia che ha travolto una famiglia italiana, genitori di 45 e 43 anni e figlia di 14, alla quale la comunità di Sesto Ulteriano è corsa in aiuto attraverso una gara di solidarietà. Una raccolta fondi avviata a dicembre che si è conclusa alla vigilia di Natale con la consegna di quanto racimolato e che è servito sin da subito all’acquisto di vestiti e materiali scolastici per garantire alla figlia la continuità delle lezioni.

L’iniziativa è nata quasi spontaneamente dalla gente, una comunità molto unita, prendendo il via da due raccolte distinte organizzate da una panetteria in via Manara, negozio storico locale, ma anche da una tabaccheria gestita da stranieri, segno tangibile della solidarietà che non guarda in faccia al colore della pelle. «Non potevano stare con le mani in mano e devo dire che c’è stata una grande risposta da parte di tutti– raccontano i promotori della raccolta -: hanno contribuito la parrocchia, i commercianti, ma anche tante persone che nemmeno conoscevano la famiglia da aiutare. È stato bello vedere tanto spirito di solidarietà in quelle che è stato un dramma».

Quando le fiamme si sono sprigionate nella loro casa di ringhiera gli sfortunati inquilini hanno visto cancellati in pochi minuti gli sforzi di una vita. Per salvarsi dal rogo si sono dovuti gettare dalla finestra con tutte le conseguenze del caso. Se infatti il papà se l’è cavata con qualche graffio, la mamma e la figlia sono state ricoverate in ospedale a causa delle fratture provocate dalla caduta. Sono rimaste per settimane sotto osservazione. «Adesso stanno un po’ meglio, se così si può dire: lei si era rotta i malleoli ma appena ha potuto è tornata a lavorare e la figlia, che è tuttora ingessata, a scuola – raccontano i residenti -. Sia il marito che la moglie hanno dei negozi e, nonostante quello che hanno passato, hanno dovuto riaprire per tirare avanti».

La loro casa è completamente distrutta e così ogni cosa al suo interno. Su una porta provvisoria, chiusa con catena e lucchetto, un cartello che avvisa chi si avvicina del pericolo di crolli. «Mesi dopo è tutto come prima – raccontano gli abitanti di Sesto Ulteriano -: la casa è inabitabile e la famiglia ha dovuto trovare un’altra sistemazione. Per quanto possibile, chi ha potuto ha voluto stargli vicino con un piccolo aiuto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA