Snam lascia San Donato, il quartier generale sarà a Milano

Lo spostamento riguarderà oltre mille dipendenti in forza alla società

Snam nel 2024 traslocherà a Milano in un nuovo avveniristico edificio da 14 piani. L’azienda fa sapere che a San Donato manterrà comunque il dispacciamento (ovvero il “cervello tecnologico” degli oltre 33mila chilometri di rete energetica della società), insieme ad alcuni uffici e al Centro di formazione Snam Institute.

La decisione assunta dal colosso energetico di spostarsi con i suoi mille lavoratori nella metropoli lombarda è stata comunicata in via ufficiale nella giornata di mercoledì. In una nota viene annunciato che il colosso energetico ha firmato un contratto di compravendita con la società Convivio per l’acquisto di un moderno immobile di 19mila metri quadrati che verrà costruito nell’area urbana a sud di Milano, tra via Condino e via Vezza d’Oglio, all’interno del nuovo distretto Symbiosis, dove si sono già insediate alcune importanti realtà aziendali. Il nuovo orizzonte fa quindi leva su un comparto del futuro, frutto di un piano di rigenerazione urbana, che viene presentato con elevati standard di sostenibilità ambientale in quanto a “emissioni locali zero e con energia prodotta principalmente da fonti rinnovabili». Il disegno prevede in particolare «la continuità del verde tra spazi esterni e interni» con un parco da 8.500 metri quadrati, progettato dal paesaggista Antonio Perazzi, che sarà corredato da un teatro di verzura che potrà anche essere aperto ai cittadini con attività didattiche all’aperto ed eventi. Tramonta così definitivamente la prospettiva che trovi sviluppo a San Donato l’elemento mancante del progetto uscito dallo studio statunitense Morphosis che - oltre alla sede direzionale di Eni giunta ormai in fase di completamento - prevede anche il nuovo palazzo di Snam che a questo punto non sorgerà più. L’intenzione dell’azienda comunque sembra essere quella di portare avanti alcune iniziative che la legano alla città di Mattei. Tra queste, Snam comunica l’obiettivo di realizzare un bosco urbano, sul territorio dove è cominciata la sua ascesa, che dovrebbe decollare nell’ambito del progetto di forestazione Arbolia. È lo stesso progetto per il quale si è già fatto avanti anche il Comune confinante di San Giuliano il quale ha messo a disposizione un’area di Zivido che potrebbe essere trasformata in un bosco. Certo, dopo che nel febbraio 2020 Saipem ha fatto sapere che si trasferirà con i propri 3mila lavoratori in un nuovo complesso di Rogoredo, a distanza di un anno è arrivata così la conferma che di fatto anche Snam si prepara a lasciare San Donato. La città perderà quindi una fetta importante dei propri impiegati in un momento storico, quello post-pandemia, in cui le grosse società porteranno avanti l’alternanza di impiegati in smart working. C’è quindi il forte rischio che San Donato si troverà a fare i conti con un esubero di palazzi uffici. Si aggiunge poi lo scotto legato al calo di indotto per bar e ristoranti della città intorno al quale sino ad ora ha gravitato il popolo degli impiegati che si ridurrà fortemente.

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