Slitta ancora la rivoluzione Mea, bagarre nella politica di Melegnano

Parere di illegittimità da parte degli uffici e del segretario comunale. Tutto rinviato

A Melegnano slitta ancora la rivoluzione di Mea, il futuro della Spa scatena la bagarre nel mondo politico locale. L’ultima puntata dell’infinita telenovela è andata in scena nel consiglio comunale di lunedì, quando l’amministrazione ha ritirato la delibera che avrebbero dovuto fissare l’iter per il passaggio della raccolta rifiuti a Cem Ambiente, a cui toccherebbe riassorbire i lavoratori occupati nel servizio per conto di Mea, la società per azioni partecipata per il 60 per cento dal Comune e per il restante 40 per cento dal socio privato 2i Rete gas.

«Dopo il parere contrario di legittimità espresso dal segretario e dagli uffici comunali alla bozza di delibera preparata dal consulente, tocca alle parti tecniche lavorare per trovare un progetto finalmente condiviso, che poi porteremo nuovamente in consiglio per cercare la maggiore convergenza possibile - ha affermato il sindaco Pd Rodolfo Bertoli -. Rivendico in ogni caso la bontà della scelta di affidare il servizio a Cem Ambiente, grazie alla quale saranno molteplici i vantaggi per la realtà locale: mi riferisco in particolare al risparmio quantificato in 380mila euro l’anno, a cui si accompagnerà un sostanziale efficientamento della raccolta differenziata».

Se i leader di maggioranza Alberto Corbellini e Alberto Spoldi hanno difeso a spada tratta l’azione amministrativa, le opposizioni hanno invece sparato a zero su palazzo Broletto. «L’operazione Cem doveva essere chiusa entro il primo febbraio, ma a tutt’oggi il caos continua a regnare sovrano - ha incalzato l’ex sindaco di Forza Italia Vito Bellomo con il consigliere Lorenzo Pontiggia -: per garantire la continuità del servizio in scadenza il 31 gennaio, palazzo Broletto dovrà prorogare per la terza volta la raccolta rifiuti a Mea, procedimento che però lo stesso segretario comunale non ha esitato a definire illegittimo».

Non dissimile la presa di posizione dell’ex sindaco della sinistra locale Pietro Mezzi e della leader di Insieme per Melegnano Lucia Rossi, che hanno criticato a più riprese i ritardi dell’esecutivo alla guida di Melegnano, ma una serie di appunti all’azione amministrativa sono arrivati anche dai banchi della maggioranza con i consiglieri Dem Elisabetta Codazzi e Dario Ninfo.

Da registrare infine la vibrante nota diramata ieri dal capogruppo della Lega Enrico Lupini con il segretario provinciale del partito Cristiano Vailati che, parlando di vero e proprio fallimento nella gestione del caso Mea, hanno addirittura invocato le dimissioni dell’esecutivo Pd.

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