Siamo alla svolta? C’è da augurarselo

La Buona scuola è fatta anche di controlli. Sotto la lente ci sono quelli effettuati nei confronti delle scuola paritarie, un vero Piano straordinario di ispezioni che ha interessato – ha spiegato il Ministero dell’Istruzione – 288 istituzioni scolastiche nei primi 6 mesi del 2016, con particolare attenzione a quelle scuole secondarie di secondo grado dove si rilevava una sostanziale differenza fra il numero di iscritti al primo anno e quello di iscritti all’Esame di Stato. Quelle scuole, dunque, che potevano essere sospettate di essere sostanzialmente dei “diplomifici”. E – ha dichiarato il sottosegretario Gabriele Toccafondi – “Siamo contro i diplomifici perché siamo per la parità scolastica”.Il Piano – spiega sempre Viale Trastevere, che precisa come il corpo degli ispettori con la legge della Buona scuola è quasi raddoppiato, passando da 56 a 104 unità – è triennale e le verifiche non sono finite. Per realizzarlo è stato istituito un gruppo di coordinamento in raccordo con gli Uffici scolastici regionali e l’obiettivo dei controlli è quello di verificare che vengano rispettati tutti i requisiti necessari per il mantenimento della parità scolastica. In sostanza quelle caratteristiche che qualificano le scuole non statali come facenti parte del sistema pubblico di istruzione, secondo la legge.A seguito delle 288 ispezioni le revoche della parità sono state 27. Mentre in 145 casi gli ispettori hanno rilevato alcune problematiche da sanare, per cui sono in corso le procedure per la conferma della parità. Così ancora il Sottosegretario: “Chi fa finta di fare scuola o non esamina correttamente deve chiudere”.Per il ministro Stefania Giannini il Piano di controlli è un passaggio decisivo: “È la prima volta – ha detto – che un Governo attua un Piano straordinario di ispezioni di tale portata. Con la Buona scuola abbiamo introdotto la valutazione che punta a valorizzare la qualità. Consideriamo le scuole paritarie un pezzo importante del sistema di istruzione, riconosciuto dalla Costituzione, e questo Piano intende dare valore a ciò che funziona, colpendo le irregolarità e soprattutto i cosiddetti ‘diplomifici’. È un impegno coerente anche con le misure contenute nella legge di Stabilità in esame alla Camera e con lo sforzo di premiare chi offre un servizio di qualità alle famiglie e agli studenti”. Legge di Stabilità che prevede, tra l’altro – è sempre il Ministero a ricordarlo, sottolineando come questo vada nella direzione del sostegno alle parità scolastica – il raddoppio del fondo sulla disabilità per i ragazzi iscritti alle paritarie, lo stanziamento di 25 milioni per il 2017 per le materne, il raddoppio progressivo delle detrazioni fiscali per le famiglie nei prossimi tre anni.Bene, dunque, i controlli e il contrasto a chi danneggia di fatto la qualità della proposta scolastica. Lo si deve anche a tutte quelle istituzioni paritarie che con grandissima fatica in questi anni, continuano a offrire formazione di alto livello facendo i salti mortali per le poche risorse a disposizione, anche a causa della mancata piena realizzazione della legge sulla parità, nonostante tutte le buone intenzioni dichiarate di volta in volta da governi e maggioranze. Siamo a una svolta? C’è da augurarselo. In questi anni sono state troppe le scuole paritarie che hanno dovuto chiudere, col risultato finale di un impoverimento reale del sistema scolastico e di una minore libertà di educazione.

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