Si sveglia dal coma dopo oltre un mese il senzatetto aggredito a San Donato

Il 57enne era stato pestato a sangue in via Jannozzi da un uomo che è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio

Si è risvegliato dal coma il 57enne clochard G.B.C., che lo scorso 9 aprile - scambiato per un pusher - era stato brutalmente picchiato da un giovane italiano. Lasciato a terra in fin di vita, la vittima del pestaggio è stata trasporta in neurorianimazione al Policlinico di San Donato. Per circa un mese è stato aiutato meccanicamente a respirare e, nei giorni scorsi, è stato risvegliato. È ancora sotto osservazione, ma fuori pericolo: «Ora - fanno sapere i medici - dovrà seguire un percorso riabilitativo», mentre dovranno essere valutati eventuali danni cerebrali provocati dall’aggressione subita. Un fatto gravissimo, che ha portato poche ore dopo all’arresto per tentato omicidio di F.M., un giovane italiano di 26 anni.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di San Donato che hanno svolto le attività investigative, a tarda serata il 26enne uscito di casa avrebbe incrociato sulla sua strada il clochard. A quanto pare G.B.C. si trovava su una panchina, probabilmente stava mangiando, quando si è trovato faccia a faccia con F.M. che lo ha colpito alla testa e al volto con violenti pugni e calci. In base alle testimonianze, l’aggressore si sarebbe allontanato dal parco “vantandosi” di aver picchiato “uno spacciatore”, “un marocchino”. In realtà, la vittima non era né uno spacciatore, né uno straniero, ma semplicemente una persona come tante in difficoltà. Originario di Bosa, in provincia di Oristano, infatti G.B.C. vive da anni a San Donato e, anche se risulta senza fissa dimora, in città è conosciuto da molte persone. Frequentava spesso il parco, dove il suo aggressore lo ha ridotto in fin di vita.

Arrestato, nelle ore successive, con i vestiti sporchi di sangue a poche centinaia di metri da via Jannozzi, nella zona delle Torri Lombarde, F.M. è ora accusato di tentato omicidio.

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