Si ritorna a navigare il fiume Po

Signori, si parte! Chi l’avrebbe mai detto che il fiume Po, nel tratto Lodigiano, potesse diventare un’opportunità di valorizzazione ambientale e turistica dei Comuni rivieraschi?Tale opportunità è sempre stata un punto di forza e di unione, un desiderio latente ed un progetto ambizioso per le popolazioni dei Comuni rivieraschi (Castelnuovo Bocca d’Adda, Caselle Landi, Corno Giovine, Santo Stefano Lodigiano, San Rocco al Porto, Guardamiglio, Somaglia, Senna Lodigiana, Orio Litta) che, con il grande fiume, hanno condiviso e condividono momenti di buona e cattiva sorte. Ci hanno creduto gli amministratori della Provincia di Lodi che nel corso degli anni hanno sempre sostenuto progetti, anche economicamente impegnativi, per la fruibilità del territorio attraverso la costruzione di piste ciclopedonali e la realizzazione di attracchi fluviali.Ci ha creduto l’Associazione nautica San Michele che, intercettando finanziamenti della Regione Lombardia e della Provincia di Lodi ha acquistato una MOTONAVE TURISTICA con cui intraprendere la navigazione sul fiume Po, inaugurando il varo domani, domenica 27 maggio e continuando l’avventura tutte le domeniche dell’anno da primavera all’autunno, favorendo gli scambi relazionali tra la sponda lombarda e quella emiliana.Ci hanno creduto alcuni imprenditori locali che, anche in questo delicato frangente dell’economia nazionale hanno investito sulla ricezione turistica rinnovando i propri locali e le loro attività per poter offrire ambienti caratteristici e prodotti enogastronomici di prima qualità.Il Basso Lodigiano inizia così una nuova fase: cerca di potenziare il proprio territorio con le sue peculiarità ambientali, storico, artistiche, enogastronomiche, presenta iniziative a più voci per far conoscere le bellezze naturali innanzitutto ai lodigiani e a tutti coloro (milanesi e non…) che vogliono trascorrere una giornata, o più, nella bella campagna lodigiana, scoprendo angoli suggestivi pedalando su piste immerse in verdi silenzi o lungo gli argini del Po.Probabilmente la vocazione turistica non fa parte della nostra realtà contadina, ma il patrimonio ambientale, storico, artistico e religioso può ridestare interesse e desiderio di immergersi nell’inconfondibile atmosfera della campagna ed accostarsi ai sapori antichi dei prodotti enogastronomici frutto dell’abilità e competenza della gente lodigiana.AMBIENTE: raggiungiamo Casteluovo Bocca d’Adda alla confluenza dell’Adda nel Po, percorriamo le piste ciclopedonali che uniscono il territorio, fermiamoci all’Oasi naturale delle Monticchie di Somaglia, arriviamo all’immensa zona golenale di Senna Lodigiana con le sue frazioni immerse nel verde della pianura lodigiana;ARTE E CULTURA: si presentano a noi i castelli di Somaglia e di Caselle Landi, la fornace di Corno Giovine, la Grancia benedettina di cascina S.Pietro di Orio Litta con la splendida Villa Litta, il Museo del giocattolo e del bambino di S.Stefano Lodigiano.Come non visitare le nostre CHIESE, luoghi sì di fede, ma anche scrigni d’arte: la Cappella Stanga di Castelnuovo Bocca d’Adda, la chiesa di Caselle Landi con l’ambone dell’artista lodigiano Mauro Ceglie, alle chiese di Corno Giovine (500 anni dalla posa delle prima pietra la parrocchiale dedicata a S.Biagio, oppure quella dedicata a S.Rocco sulla ciclabile che unisce Corno a S.Fiorano), il “duomo della Bassa”: la chiesa parrocchiale di S.Stefano Lodigiano, le chiese di S.Rocco al Porto (la parrocchiale di S.Rocco e quella di Mezzana Casati) la chiesa di S.Giovanni a Guardamiglio, quella di Somaglia, con le stupende tele del 1700 provenienti dalla chiesa della Giudecca in Venezia, le chiese della frazioni di Senna Lodigiana con la parrocchiale dedicata a San Germano e quella di Orio Litta dedicata a San Giovanni… Percorrendo queste terre abbiamo l’impressione che il Basso Lodigiano sia un museo di arte naturale a cielo aperto frutto della generosità naturale del territorio che è stato e continua ad essere valorizzato attraverso l’arte, la cultura e le tradizioni della civiltà contadina.Infine vogliamo accontentare il PALATO? Non c’è che da scegliere… qui si trovano ancora le belle trattorie di una volta, dove si cucina, non perché si è studiato su qualche libro di gastronomia, ma tutto è tramandato di generazione in generazione con prodotti della nostra terra… ogni paese può offrire la migliore cucina e prodotti di eccellenza. Qualche esempio: l’osteria e bottega “un Po per” a S.Stefano in località Chiavicone a ridosso del Po, la trattoria Corona a Corte S.Andrea di Senna Lodigiana, la Casa del Gusto a Orio Litta e tante altre trattorie.E poi ancora il noleggio delle biciclette in località Morti della Porchera a Corno Giovine e a Somaglia in località Gargatano e all’Agriturismo Mazzocchi favorisce un’ottima occasione di esercizio fisico in ambienti belli e sani!Abbiamo finito? No, da oggi iniziano tre nuove sfide:1. attività di promozione del territorio trasformando i lodigiani in portavoce delle proprie ricchezze negli ambiti vicini e lontani, nei punti di informazione turistica della Provincia di Lodi e nelle fiere regionali e nazionali;2. realizzazione di un progetto già finanziato come “Lodigiano per Expo, Terra buona e percorsi di fiume”, un insieme di azioni che vanno dalla riqualificazione di beni architettonici alla messa a norma di decine e decine di chilometri di argini, che si trasformeranno in un immenso patrimonio ciclabile.3. Grande attesa per un progetto che la Provincia di Lodi, ha candidato ai Fondi Emblematici Fondazione Cariplo 2012: “Le Vie della Fede”, mira a dotare tutta l’asta del Po delle infrastrutture e dei servizi turistici realmente in grado di dare slancio al nostro turismo. Occorrerà costruire e sedimentare, ma con una certa velocità: tra 3 anni esatti, infatti, sarà la grande stagione di Expo 2015 Milano.Allora sì che il Lodigiano e soprattutto il Basso lodigiano cresceranno socialmente ed economicamente: la nostra è una terra da conoscere, da scoprire, da vivere, ma soprattutto da amare!

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