«Sì alla preghiera, ma nella legalità»

Il diritto di culto non è in discussione e gli islamici potranno pregare nella loro area di proprietà in via Crema, ma le norme imposte dal comune vanno sempre rispettate: dall’incontro tenuto questa mattina tra il prefetto, il questore di Lodi e il sindaco di Casale Flavio Parmesani a proposito dello svolgimento del Ramadan, tutti e nessuno esce vincitore. Sì alla preghiera, ma nel rispetto della normativa e quindi la tensostruttura provvisoria montata dall’associazione islamica non può servire a questo scopo. Mentre gli islamici si preparano a impugnare il provvedimento, continuando intanto a pregare nel proprio cortile, il sindaco avverte: «Non c’è alcun pregiudizio né ostracismo nei loro confronti, ma sappiano che le leggi vanno sempre rispettate e noi le faremo rispettare, tanto per le questioni urbanistiche quanto per quelle di ordine pubblico».

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