Sergio Aletti picchiato nel Triestino

Aggredito fuori dal ristorante, da un gruppo di tifosi-delinquenti. È la disavventura, l’ennesima in coda a un “periodo nero” occorsa martedì sera a Sergio Aletti, l’imprenditore originario di Casalpusterlengo salito alla ribalta nei mesi scorsi per aver assunto la presidenza di due club calcistici in difficoltà: il Ravenna prima e, poi, a fine agosto, la gloriosa Triestina. E proprio in provincia di Trieste, e per questioni calcistiche, si sarebbe consumato il pestaggio ai danni di Aletti. In questi giorni, infatti, si sta decidendo del futuro del club giuliano, soggetto a un’istanza di fallimento per un pesante debito (si parla di 6 milioni di euro) per il quale è stata concessa una proroga fino al 31 gennaio. Entro quella data, infatti, Aletti intende provvedere alla ricapitalizzazione della società, magari con l’ingresso di un nuovo partner, addirittura (forse) dall’Australia: ma il clima deterioratosi attorno al club, con una parte della tifoseria in protesta già da tempo, è degenerato martedì, a Villa Opicina, nei pressi di una pizzeria, davanti alla quale si è consumato l’agguato.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Aurisina, l’imprenditore lodigiano era in compagnia di due amici quando da un’auto sarebbero scesi tre individui; e mentre due di costoro avrebbero bloccato i compagni di Aletti, un terzo si sarebbe accanito sul presidente della Triestina a suon di pugni nel torace. Finito il pestaggio, e dileguatosi il trio di picchiatori, Aletti è così finito all’ospedale di Cattinara, dove i medici lo hanno giudicato guaribile in 7 giorni. Per l’ex dirigente del Cesena, che ha sporto querela, il brutto episodio si somma all’incredibile serie di disavventure vissute negli ultimi mesi, liti con l’ormai ex compagna compresi. Mentre la Triestina, squadra di Lega Pro, vede a rischio il suo futuro, anche l’altra avventura nella quale Aletti si era imbarcato in estate sta andando malissimo: è quella del Ravenna, il club acquistato dal casalese in estate, prima che il coinvolgimento nello scandalo scommesse (con la precedente proprietà) lo spedisse in Serie D.

I problemi esplosi anche nel club ravennate hanno spinto Aletti a mettere in vendita la società negli scorsi giorni: ciò dopo che, tra le altre, lo stesso ormai ex presidente era stata vittima anche di un brutto malore, poco prima di Natale. Pensando alla scorsa estate, quando assieme ai vertici del Cesena aveva festeggiato il ritorno dei romagnoli in Serie A, e all’illusorio “amore a prima vista” con le sue nuove tifoserie, sembra davvero passato un secolo.Al. Be.

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