Senna, il parroco ferma i ladruncoli

Ladri bambini, parroco e fedeli “poliziotti” nel giorno di Natale a Senna Lodigiana. Una Messa un po’ meno tradizionale del solito quella di quest’anno nel piccolo borgo della Bassa, dove domenica mattina la celebrazione è stata letteralmente stravolta dall’incursione di tre ladruncoli nella casa parrocchiale.

Erano pressappoco le 11 e la funzione iniziata da mezz’ora, quando una donna si è affacciata all’altare e ha sussurrato all’orecchio del parroco don Giuseppe Castelvecchio di avere visto figure sospette entrare nella stanzetta del tabernacolo.

Quella con il presepe e contigua all’abitazione del sacerdote, che insospettito ha interrotto la celebrazione lasciando continuare padre Edmondo e si è diretto immediatamente a vedere.

«Ho provato ad aprire la porticina che collega la chiesa alla mia casa, ma i ladri si erano chiusi dentro con il catenaccio - ha raccontato don Giuseppe - così sono uscito dalla parrocchiale ed entrato in casa dalla porta principale». Il sacerdote vive con la madre anziana e il suo pensiero è andato subito a lei, temeva che potessero averla spaventata o farle del male. Ma non appena si è trovato di fronte gli intrusi, il suo timore ha lasciato il posto alla sorpresa. «Erano due ragazzi, di 13 e 17 anni di nazionalità romena - racconta -, una signora del paese mi ha seguito e li abbiamo bloccati al pian terreno, uno dei due però è riuscito a scappare».

Come una lucertola ha scavalcato il muretto di cinta e si è dileguato saltando sopra i tetti delle case vicine. A pochi metri da lì, un gruppetto di fedeli fermava intanto il terzo componente della “banda”. Nel vedere il parroco abbandonare la chiesa, alcune delle persone che stavano seguendo la Messa di Natale hanno lasciato i banchi e inseguito il ragazzo che era rimasto in disparte sul fondo della navata mentre i due compari tentavano di rubare. Un tentativo andato a vuoto, e che i due minorenni hanno provato in qualche modo a giustificare.

«Gli ho chiesto come mai avessero fatto un così brutto gesto e mi hanno risposto che avevano fame - riferisce don Giuseppe -. Non sono certo che fosse vero, penso piuttosto che nel poco tempo in cui sono rimasti in casa hanno notato i pacchi di spaghetti e le scatole di pomodoro che stiamo raccogliendo per la colletta alimentare e se ne sono serviti come scusa».

In attesa che i carabinieri di Orio Litta venissero a prenderli, il parroco ha domandato ai ragazzi la loro età, e ha così appreso che uno aveva appena 13 anni e l’altro 17. Troppo giovani per credere che abbiano agito di testa loro. La storia di Natale non finisce infatti qui: nel trambusto generale di domenica, mentre padre Edmondo portava a termine la Messa, un uomo di Senna ha notato una Fiat station wagon con al volante una donna che si aggirava nei pressi della chiesa e presumibilmente era in attesa che i ragazzi mettessero a segno il colpo. Senza perdere tempo, il sennese ha riferito la targa della vettura ai carabinieri e la donna è stata fermata di lì a poco dai militari a Casalpusterlengo. «Vorrei che le indagini chiarissero se era lei a manovrare i ragazzi - ha concluso don Giuseppe -, se avevano bisogno di un pasto caldo sarei stato felice di darglielo come faccio sempre con chi viene a domandarmi aiuto. Ma è evidente che non erano entrati in casa per il cibo. Quasi certamente cercavano soldi». Il denaro delle offerte ad esempio, come in una delle più tristi favole di Natale.

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