Secca estiva per il fiume Po: dalla Coldiretti un progetto salva-acqua

L’assenza di precipitazioni in questa prima fase primaverile sta mettendo a dura prova le coltivazioni, specie nella Bassa

I piloni del ponte del Po fuoriescono dall’alveo. Per vedere il Po così in secca bisogna aspettare di norma l’estate, ed era agosto dell’anno scorso quando l’idrometro al Ponte della Becca faceva segnare il livello idrometrico di ieri a -2,6 metri. Nella Giornata mondiale dell’acqua celebrata appunto il 22 marzo, Coldiretti ha lanciato l’allarme siccità al nord per la lunga assenza di precipitazioni proprio in una fase, a inizio primavera, in cui le coltivazioni necessitano di acqua per crescere. Emergenza che Coldiretti ha però trovato il modo di affrontare prevedendo la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, senza l’uso di cemento. Progetto condiviso con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti.

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