Se lo Stato spegne l’uomo

Questa volta la novità arriva dalla Francia, la patria della neutralità religiosa che si è ora pericolosamente unita alle istanze del governo di Francois Hollande, che ben rappresenta le caratteristiche del laicismo francese e della tradizione del partito socialista.Il Ministro dell’Educazione, Peillon, alla ripresa del’anno scolastico, ha annunciato: “voglio che nelle scuole francesi si insegni la morale laica”. Evidentemente il termine laica nelle intenzioni del ministro significa un’etica comune, che prescinda da una scelta religiosa, “una morale universale, fondata sulle idee d’umanità e di ragione”. Nonostante il tono rassicurante usato dal ministro, la finalità è chiara: “se questi valori non sono insegnati a scuola, sono appannaggio degli integralisti di tutte le specie”. Credo che non vi sia nulla di più pericoloso, per la stessa democrazia, di una morale laica di stato.Lo stato francese vuole farsi carico di un’etica che l’uomo si dovrebbe dare da solo, mediante scelte consapevoli e non condizionate (ovviamente dalla religione). E lo stato dovrebbe appunto insegnare agli studenti ad acquisire questa consapevolezza. Vorrei chiedere al ministro: chi decide che cosa condiziona l’uomo e cosa è invece in grado di far emergere una corretta consapevolezza nell’uomo? Chi dovrebbe rilasciare il titolo di insegnamento non condizionato? Mi sa che tutta questa storia e il diritto alla neutralità educativa non siano altro che un bel pretesto per escludere l’esperienza religiosa (e poiché parliamo di Europa, l’esperienza cattolica) dal panorama dell’umano. Tutti sarebbero alla fin fine abilitati a impartire insegnamenti neutrali, tranne chi si professa cattolico.In secondo luogo, chi decide il nuovo bene e male dell’umanità prescindendo da Dio? A meno che la Francia non pensi a una materia assolutamente inutile e propagandistica, che rimescoli nell’astratto e nell’ovvio, la nuova etica laica sarà declinata dallo stato. Oddio, mi vien da dire! Non hanno insegnato nulla le esperienze dei totalitarismi di stato? Proprio per evitare di ripetere le esperienze disumane di una morale coincidente con le volontà di stato, la società internazionale si è interrogata sull’esistenza di un diritto che prescinda da quello dei singoli stati. La Costituzione italiana “riconosce” i diritti fondamentali dell’uomo. Non li crea, li riconosce come già appartenenti all’uomo, prima dello stato, prima del diritto. La nuova etica laica non ammetterebbe – credo – obiezione di coscienza. L’aspetto più negativo, però è l’insieme delle due parole “etica pubblica”.Questa nuova religiosità laica non si pone sullo stesso piano delle altre, ma diventa l’unica “ufficiale”, l’unica ammessa nello stato, l’unica manifestabile ed esprimibile pubblicamente perché corretta, tollerante e non invasiva delle coscienze altrui. Le altre dovranno essere confinate nel privato, nel chiuso delle coscienze e ovviamente non potranno aderire ad un’etica diversa da quella laica e universale. E’ questa, a ben vedere, la portata dell’intemperante uscita estiva del governo socialista francese. L’etica pubblica laica diventa l’unico credo ammesso pubblicamente, che esclude qualunque altro e che s’impone come unico ed esclusivo criterio di comportamento non tanto sociale, ma addirittura umano! Alla faccia di anni di lotte contro la commistione tra stato e Chiesa. Lo stato si allea inscindibilmente e fa propria la nuova chiesa del laicismo, la nuova religione dell’umanità senza Dio.Mi viene in mente ciò che dice l’ospite di Ivan ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij: “Secondo me, non c’è nulla da distruggere, fuorché l’idea di Dio nell’umanità; ecco di dove occorre cominciare! Una volta che l’umanità intera abbia rinnegato Dio (e io credo che tale epoca, a somiglianza delle epoche geologiche, verrà un giorno), tutta la vecchia concezione cadrà da sé, senza bisogno di antropofagia, e soprattutto cadrà la vecchia morale, e tutto si rinnoverà. Gli uomini si uniranno per prendere alla vita tutto ciò che essa può dare, ma unicamente per la gioia e la felicità di questo mondo. L’uomo si esalterà in un orgoglio divino, titanico, e apparirà l’uomo-dio... A chiunque già oggi abbia coscienza della verità è lecito regolarsi come più gli fa comodo, in base ai nuovi princípi”.Il brano è profetico. Pare che lo scrittore conoscesse già le intenzioni del ministro francese!

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