Se è così facile abortire...

Domenica 22 aprile il telegiornale delle ore 19 ha mostrato, come ultima notizia-servizio, il fatto che in Italia il 70% dei medici, operanti nei reparti ospedalieri ove si pratica l’aborto, è obbiettore di coscienza, e quindi si rifiuta di partecipare agli interventi di interruzione della gravidanza. Sono state mostrate immagini di donne incinte, ben oltre il terzo mese, in attesa di figli gravemente malformati, che affermavano, ripetuto, il loro “diritto” ad ottenere tali interventi (secondo la notissima Legge 194). La notizia-servizio al termine, ha presentato l’intervista rilasciata da una dottoressa, dall’aspetto non giovane, rimasta sola ad operare nel reparto maternità di un ospedale, ove si praticano soltanto da lei gli aborti, attorno al quale gravitano circa 200mila abitanti.L’interrogativo immediato: perché una notizia-servizio di quel genere? Si vuol combattere e cancellare la possibilità dell’obiezione di coscienza degli operatori-sanitari? Se si, non sarebbe questa un’offesa gravissima alla libertà di coscienza? Si può – per legge – obbligare un medico a uccidere un essere umano? Si vuole spingere ancora di più verso il facilismo abortivo? Si! Perché nel nostro Paese, nei primi 90 giorni di gravidanza, una donna può abortire senza fornire a nessuno alcuna motivazione; il seguito degli interventi e di tutti i passaggi non richiede il pagamento di alcun tiket…Non è la prima volta che il Tg3 spinge verso la critica all’obiezione di coscienza.Neanche a farlo apposta, dal Tg2 delle 20,30, preoccupati, si è data l’informazione che dal 2007 al 2010 le nascite in Italia sono calate oltre il 6%, affermando che la crisi in atto ne è la causa prima. Il maggior calo è avvenuto nelle regioni del Nord-Italia… Dove la crisi… È più grave da noi la crisi che nel Sud e nelle Isole?... Sono decenni, purtroppo, che le nascite sono in calo e a tal punto che la mortalità, molto superiore alla natalità, ha sconvolto l’equilibrio demografico. Con le conseguenze catastrofiche che stiamo sperimentando. Una delle quali preoccupa tutti: l’invecchiamento della popolazione, con difficoltà di sostegno e di assistenza delle persone anziane. Il problema delle pensioni…?Sempre Domenica 22 aprile il TG1 delle ore 20 ci ha fatto vedere come gli animali sono curati e da curare. Verso di essi è necessario un impegno forte.Dove và l’impianto culturale dei nostri telegiornali?Perché non c’è spazio per l’attenzione motivata e diffusa alle mamme in attesa? Non sarebbe opportuno e necessario creare una mentalità capace di favorire le nascite inaspettate, sostenere quelle in attesa di figli disabili?Ho conosciuto, alcuni mesi or sono, una giovane mamma in attesa, alla quale era stata diagnosticata una grave deficienza della sua creatura. Consiglio: “abortire, perché potrebbe essere anche lei in difficoltà….” Netto il suo rifiuto. Disposta a sacrifici non da poco. A curarsi e a curare il piccolo in arrivo. È nato! È campato poche settimane. “Ho visto il suo volto. Dopo che è spirato, mi è parso quello di un angelo. Ora lo sento ancora più vicino di quando lo portavo in grembo. E anche il fratellino sorride sempre guardandolo nella foto”.

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