Scuola, Lodi Vecchio non rinuncia ai servizi per gli studenti

Presentato il piano per il diritto allo studio che vale 681mila euro

Una finestra pomeridiana con il pranzo e lo studio assistito, per gli studenti delle scuole medie, nato da una sperimentazione lo scorso anno e diventato realtà anche nell’anno segnato dal Covid. Niente pre e post scuola per la scuola dell’infanzia e delle primaria e trasporto, attivo dallo scorso 23 novembre. In numeri, il piano per il diritto della città di Lodi Vecchio, parla di 681 mila euro di impegni complessivi, di cui 315 mila euro a carico del Comune. Dietro i numeri, però, ci sono tutti gli sforzi inediti e le sfide di un anno fatto di incognite. «La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova il settore scuole fin dalla metà dello scorso anno scolastico - sottolinea il vicesindaco Debora Cremonesi, anche assessore con delega all’istruzione - : in un momento storico come questo, quest’amministrazione intende comunque sostenere tutte le attività indispensabili per permettere agli studenti di affrontare in piena serenità il percorso educativo e culturale, garantendo oggi più che mai il loro diritto allo studio». Un piano che tiene conto delle esigenza di tutta la popolazione scolastica - 140 gli allievi della scuola dell’infanzia statale, 392 della primaria e 200 della secondaria, a cui si aggiungono i 96 iscritti alla scuola dell’infanzia parrocchiale - che ha richiesto sforzi importanti per il rientro in sicurezza, predisposti in un continuo confronto tra Comune e istituzioni scolastiche. Dall’acquisto di nuovi arredi - come i separè con personaggi di fantasia per il refettorio e i cancellini colorati per il giardino della scuola dell’infanzia - all’organizzazione scaglionata di ingressi e uscite e la predisposizione di tutte la segnaletica di emergenza. «Considerato la normativa per il contenimento del contagio e le regole di distanziamento, l’amministrazione ha ritenuto di non attivare il servizio di pre e post scuola per le scuole dell’infanzia e primaria per tutelare maggiormente gli alunni, evitando quindi di unire ragazzi di classi diverse, diminuendo così il rischio contagio» ha chiarito l’assessore. Una scelta differente è stata fatta per la scuola media, dove si è riproposto lo studio assistito con la cooperativa Famiglia Nuova. «Un altro importante servizio, che ha richiesto molto impegno dal punto di vista organizzativo è stato quello del trasporto alunni - spiega Cremonesi - : è sempre stato un servizio sartoriale e di grande ausilio alle famiglie e fin dall’estate ci siamo adoperati per trovare la soluzione più idonea. Abbiamo provveduto ad acquistare il mezzo di 40 posti, rinnovato e collaudato e a mantenere la collaborazione con la società Cerri che da anni svolge il servizio. La capienza ad oggi è ancora ridotta, viene eseguito il triage prima della salita sul mezzo e giornalmente viene sanificato»

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