Santo Stefano piange Beatrice

Beatrice Papetti, falciata due sere fa a Gorgonzola, veniva spesso in paese

a casa dei nonni materni

che non si danno pace:

«Una tragedia immane»

Anche Santo Stefano Lodigiano piange la tragica scomparsa di Beatrice Papetti, la sedicenne che due sere fa è stata investita ed uccisa da un’auto pirata a Gorgonzola.

Una tragedia che ieri è piombata come un macigno in questa porzione di Bassa dove vivono i coniugi Franco Battaglino e Mariuccia Corni, nonni della sfortunata giovane a cui un pirata della strada due sere fa ha spezzato la vita. Beatrice stava rientrando a casa in bicicletta assieme al cugino 18enne Giovanni, la mezzanotte passata da poco dopo una serata trascorsa con gli amici a Gorgonzola. Un percorso abituale, ma pericoloso, da attraversare c’è infatti la statale Padana Superiore, priva di attraversamenti protetti, con illuminazione nulla ed auto che sfrecciano ad alta velocità. Come quella che ha travolto i due ragazzi, uccidendo Beatrice, e che ha poi proseguito la propria corsa senza fermarsi a prestare soccorso.

«Ho pianto tutte le mie lacrime, è una tragedia troppo grande da descrivere. C’è un criminale che magari la passerà liscia. E intanto noi non abbiamo più nostra nipote, che era la luce della nostra vita»: queste le parole di forte commozione pronunciate ieri pomeriggio da nonno Franco, raggiunto al telefono a Gorgonzola.

Ed era stata proprio una telefonata arrivata ieri mattina a casa Battaglino in via Carenzi a Santo Stefano, a far capire subito ai due coniugi che qualcosa di grave era successo.

«Ci ha chiamati nostra figlia Roberta (la mamma di Beatrice, ndr) dicendo che stava arrivando un nostro nipote a prenderci per portarci a Gorgonzola, perché Beatrice si era fatta male - ha raccontato ieri l’uomo - . Ho capito subito che era successo qualcosa di grave, nel viaggio in macchina mi si sono accavallati tanti pensieri. Arrivati davanti a casa di Beatrice ho visto tante macchine, tanta gente. E ho capito».

Fortissimo il dolore, l’incredulità. «Può immaginare come stiamo, malissimo, mia figlia e suo marito ancora peggio, così come la sorella di Beatrice - così tra le lacrime l’anziano - . È una tragedia che si fatica anche solo a descrivere».

Sotto choc anche Santo Stefano Lodigiano, dove i coniugi Battaglino sono persone conosciute e stimate. In paese Beatrice arrivava spesso d’estate, finita la scuola, a Santo Stefano la ragazza si era fatta anche delle amiche della sua età.

«Me la ricordo bene, grandi occhi azzurri come la sorella», così ieri il sindaco Massimiliano Lodigiani, avvisato in mattinata da alcuni concittadini vicini di casa dei coniugi Battaglino.

«“È successo un disastro”, mi è stato subito riferito - ha continuato Lodigiani - . Siamo tutti increduli, di fronte a tragedie simili si rimane senza parole». A Gorgonzola ieri, accanto al dolore, anche le indagini delle forze dell’ordine per rintracciare il pirata della strada.

«Sembra che abbiano rintracciato la targa - così in un sussurro nonno Franco al telefono - . Certe tragedie le vedi alla televisione e pensi che non potranno mai capitare a te. Invece oggi è la mia Beatrice che non c’è più».

Luisa Luccini

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