SANT’ANGELO Notti da incubo con odori molesti e residenti tappati in casa

L’ultimo episodio risale alla notte fra mercoledì e giovedì tra le 4 e le 6, in molti segnalano mal di gola e mal di testa

L’ultimo episodio da incubo risale alla notte tra mercoledì e giovedì, tra le 4 e 6 del mattino. Al punto da costringere i residenti, in una notte peraltro ancora calda, a barricarsi in casa chiudendo ogni finestra, pur di non lasciare passare neanche uno spiffero, che portasse con sé quell’odore irrespirabile. I fenomeni più o meno intensi però, si ripetono da giorni, segnalati da zone diverse della città e lasciando ovunque disagi, con residenti che lamentano mal di gola e mal di testa per i miasmi, oltre all’impossibilità di stare fuori casa o aprire le finestre. È ancora allarme per gli olezzi nauseabondi a Sant’Angelo Lodigiano, in primis dalla zona intorno a viale Europa, ma non solo.

Le segnalazioni sono arrivate direttamente a “Il Cittadino” - da residenti stanchi e provati dal ripetersi del fenomeno - , ma anche al Comune - all’Ufficio ecologia in particolare - , come abbondano sui social, dove c’è chi dice è necessario unirsi, raccogliere firme e chiedere spiegazioni. Particolarmente intenso il disagio durante la notte tra mercoledì e giovedì - e circoscritto tra le 4 e le 6.30 del mattino - , ma ancora nella mattinata di ieri si registravano disagi nell’area della circonvallazione interna di viale Trieste. La zona più esposta nelle segnalazioni è sempre quella più esterna al centro abitato e a contatto con i campi intorno a viale Europa, ma disagi ripetuti in passato si sono registrati anche in zona Musellina, con tanto di malori. I cittadini si sono rivolti anche all’Arpa ieri mattina per denunciare il fenomeno.

«Abbiamo ricevuto anche noi segnalazioni per un episodio tra le 4 e le 6 del mattino, e continuiamo a ringraziare i cittadini che segnalano e a tutti i cittadini ribadisco di fare anche segnalazioni simili all’Arpa - sottolinea l’assessore all’ambiente Lorenzo Barbaini - . Il Comune non ha gli strumenti per poter intervenire e analizzare gli odori o la provenienza e solo un ente come Arpa può farlo. Non è semplice, perché il fenomeno per sua natura è variabile e non semplice da analizzare».

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