SANT’ANGELO Furto nella casa di Paolo Olivari: «Mi hanno rubato tutti i ricordi»

La grande amarezza del volontario storico: «Oggetti che erano simboli»

Quando si è reso conto che aveva avuto visite sgradite, dai vestiti e gli oggetti sparsi ovunque, dai cassetti aperti, «non mi sono preoccupato più di tanto, sapevo di non avere nulla tra oro, gioielli e contanti e neppure una cassaforte». Qualcosa di valore c’era in realtà, un valore immateriale e profondo, quello dei ricordi e dei simboli di un impegno che dura da una vita. Portate vie le medaglie al merito per l’impegno in Croce Bianca e Avis al santangiolino Paolo Olivari, 56 anni, dal 1989 volontario degli angeli del soccorso, anche ex comandante della sezione, volto noto all’ospedale Delmati, dove lavora da una vita come portiere.

È successo tutto giovedì nel tardo pomeriggio, probabilmente quando era già calato il sole, a Castiraga Vidardo, dove l’uomo vive al primo piano di una palazzina di via Falcone, nella zona mista artigianale e residenziale del paese. «Hanno forzato la maniglia della finestra del balcone in modo quasi certosino, senza neanche fare troppi danni - racconta - , usando tre piccoli cacciaviti. E da qui sono entrati ovunque, hanno messo tutto sottosopra».

Probabilmente prendendosi tutto il tempo necessario. «Sono uscito all’una e trenta del pomeriggio per andare in ospedale e sono rientrato solo alle dieci e mi sono reso conto di quanto era accaduto - spiega Olivari - : hanno svuotato proprio tutto e hanno aperto tutto quello che era possibile aprire, compreso uno dei regali di Natale che erano già sotto l’albero come decorazione natalizia. Il contenuto l’ho trovato sparso a terra. Gli altri li hanno solo spostati tutti. Alla fine si sono portati via solo quello che per me aveva un valore affettivo: le medaglie per l’attività di volontariato e donatore, nella Croce Bianca e l’Avis. E anche le medaglie di mio padre, quelle vinte con la sua passione per la poesia, al concorso di poesia De Lemene». Messa a soqquadro anche la collezione di monete della mamma, «da qui hanno portato via solo quella da collezione della Città del Vaticano, un’emissione che una volta veniva proposta dalle varie banche: non è stato visto invece un anello sul comodino della camera, forse perché era nascosto dietro una sveglia». Una furto che lascia grande amarezza. «Vedere i contenitori delle medaglie vuoti mi ha molto rattristato - chiude Olivari - : si sono portati via simboli che danno merito ad una persona che non c’è più, mio papà, e a qualcuno che è ancora qui, che sono io».n

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