SANT’ANGELO Dopo l’incendio di venerdì ora divampa la polemica

Il rogo appiccato ai rifiuti di cascina Belfuggito anima il dibattito e in città cresce il malumore

Dopo l’incendio di venerdì pomeriggio alle cataste di rifiuti abbandonate a cascina Belfuggito, a Sant’Angelo ora è il tempo delle polemiche politiche. Ad alimentare il dibattito, a pochi mesi dal voto della prossima primavera, il problema mai risolto dell’occupazione abusiva della cascina (un tempo proprietà della Fondazione Bolognini) da parte di famiglie rom in arrivo da varie zone del Nord Italia. La convivenza si è fatta via via sempre più difficile sebbene pochi mesi fa le presenze erano diventate numericamente meno rilevanti rispetto al passato a seguito di arresti e di una pressione delle forze dell’ordine che si era fatta sempre più significativa.

Durante il periodo del lockdown però gli appartamenti all’interno del complesso rurale sono tornati a popolarsi, fino all’incendio di venerdì, che ha riacceso a Sant’Angelo il “problema Belfuggito” e costretto gli abitanti della zona confinante, come da indicazione del sindaco, a chiudere le finestre per evitare l’ingresso dei fumi, in un pomeriggio bollente anche dal punto di vista atmosferico.

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