Sant’Angelo, commercio:
c’è voglia di ripresa

I gestori tentano di invertire la marcia, «ma ci serve sostegno»

Tavoli e sedie al posto delle auto, lì dove ci sono le strisce blu. Anche a Sant’Angelo Lodigiano cambia il panorama del commercio nel centro storico e crescono gli spazi dedicati a tavoli e sedie, complice la necessità di trovare nuovi spazi en plein air per i clienti e invertire la marcia dopo un periodo nerissimo per la chiusura delle attività causa emergenza sanitaria. Sono sempre più i bar del centro storico che, a Sant’Angelo, come a Lodi del resto, puntano sull’esterno per poter rispettare le norme di distanziamento sociale e anche aumentare la fiducia dei consumatori per farli tornare a vivere la città. Uno dei luoghi dove il colpo d’occhio è a più effetto è l’asse centralissimo di piazza Caduti e viale Partigiani, dove gli esercenti hanno scelto tutti di allestire ex novo spazi all’aperto o di confermare la scelta, magari ampliando lo spazio disponibile. Il bilancio per gli esercenti della zona, al momento, è tra luci e ombre. «Noi rispettiamo tutte le indicazioni e non facciamo entrare nessuno all’interno dell’esercizio - spiega Abdi Fidan di Istanbul City Kebab - e abbiamo allestito questo spazio esterno, che purtroppo però è a pagamento per noi, perché dobbiamo utilizzare le strisce blu del parcheggio e quindi bisogna pagare l’utilizzo dello spazio». Una spesa di 100 euro al mese per ogni stallo di sosta. «Servirebbe un aiuto - spiega Diana Dobre del vicino Bistrot Margot - anche perché il lavoro oggi è un quarto di un quarto rispetto a quello del passato. Noi per esempio cerchiamo di tenere aperto il più possibile per cercare di evitare il disastro annunciato. Siamo in guerra, ma senza armi di fatto».

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