SAN GIULIANO Tutti in campo con la fantasia, alla Croce bianca serve una nuova ambulanza

Il Comune si mobilita coinvolgendo le associazioni, il mezzo deve essere acquistato nel 2022

Giulia Cerboni

Alla Croce Bianca di San Giuliano serve una nuova ambulanza: in Comune è partita una mobilitazione che potrà coinvolgere fino a circa 150 associazioni del territorio per raccogliere i fondi necessari. Il mezzo, che ne sostituirà uno ormai obsoleto, ha un costo di oltre 70mila euro: l’investimento farà dunque leva anche sul ricavato delle tante iniziative che metteranno in campo i sodalizi iscritti alla consulta che sono impegnati in ambito sportivo, sociale e culturale.

L’assessore Maria Grazia Ravara annuncia: «Dal municipio è già uscita un’informativa rivolta al mondo del no profit affinché vengano definite delle proposte che saranno poi recepite in un calendario definitivo: il traguardo è quello di sostenere la Croce Bianca che svolge un importantissimo ruolo per il nostro territorio». Dai tornei sportivi, fino agli eventi di intrattenimento e alle rassegne natalizie, si prospetta quindi un’intensa maratona che inviterà la cittadinanza alla partecipazione. Grazie alla disponibilità dei volontari e alla generosità sangiulianesi, la rete solidale dovrebbe così assicurare un solido contributo all’importante traguardo dall’alto valore sociale che conta su una sinergia tra Comune e terzo settore. In particolare la storica associazione di via Giovanni XXIII - che dall’1 maggio scorso ha disposizione un mezzo di soccorso tutti i giorni dalle 8 alle 20 dedicato alle emergenze di San Giuliano e del Sudmilano -, attualmente può contare su tre mezzi, ma uno di questi deve essere sostituito in quanto a breve non risponderà più ai requisiti richiesti dall’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu). L’acquisto dovrebbe avvenire nel 2022, pertanto in municipio è già stata definita l’organizzazione che chiama all’appello le singole sigle del terzo settore. Si tratta di una maratona inedita che decolla con buone prospettive tenendo conto che la cittadinanza, ogniqualvolta sono state messe in moto delle staffette benefiche, sino ad ora ha sempre dato prova di avere un grande cuore. Del resto proprio l’emergenza sanitaria ha acceso i riflettori sull’intenso lavoro che svolgono ogni giorno decine e decine di instancabili soccorritori.

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