SAN GIULIANO «Al parco dei Giganti non ci sono baby gang ma teniamo gli occhi aperti»

L’assessore alla sicurezza Castelgrande incontra i ragazzi “difficili” e ridimensiona i tafferugli avvenuti domenica scorsa

L’assessore alla sicurezza Daniele Castelgrande incontra i ragazzi difficili. Dopo la rissa al parco dei Giganti domenica scorsa, il rappresentante della giunta di San Giuliano Milanese ha deciso di attivarsi per un dialogo con i “presunti responsabili”, di quella che sarebbe stata solo una «discussione per futili motivi tra cinque-sei adolescenti».

È questo che sarebbe accaduto secondo l’assessore, anche in base ai riscontri della polizia locale e alle indagini attivate dai carabinieri della tenenza di San Giuliano. «Chiederò un incontro con il direttore del centro commerciale, in quanto è un’area privata dove si verificano alcuni screzi e dove, magari, vi è la possibilità di fare controlli con telecamere – annuncia l’assessore alla sicurezza Castelgrande -. Ho già avuto un confronto con coloro che sono stati soprannominati “baby gang” e sinceramente ho trovato dei giovani con cui si può avere un confronto, con cui mi sono trattenuto per più di un’ora a parlare».

l fenomeno delle “baby gang” è diffuso tra i giovani in molte zone di Milano e dell’hinterland per un senso di moda e un senso di appartenenza. «Conosciamo bene questo fenomeno – continua l’assessore Castelgrande -. Ma non è il caso dell’episodio avvenuto al parco dei Giganti. Nei mesi scorsi, ancora prima dell’estate, abbiamo dato una linea politica ben precisa per contrastare il nascere di questo fenomeno anche nel nostro territorio». Fino a oggi l’assessore ha espresso la propria soddisfazione per i traguardi raggiunti in tale direzione. «I ragazzi a volte commettono degli sbagli, sottovalutando magari comportamenti che sono dettati più da superficialità - commenta l’assessore -. Mi viene in mente il gruppo di ragazzi che ha svuotato dei sacchi di plastica per goliardia, personalmente li avevo ripresi e mi ero fermato a parlare con loro: hanno raccolto tutto e si sono scusati. Questo non vuol dire che tolleriamo le “marachelle” o “danneggiamenti”, ma solo che riteniamo che il dialogo sia lo strumento più appropriato. Sempre però mettendo in evidenza che i reati verranno puniti, come dimostra l’attività della nostra polizia locale».

Nel periodo estivo, tra luglio e agosto, gli agenti hanno effettuato 2.042 interventi e hanno risposto a 1758 chiamate. Il bilancio è di 10 patenti ritirate, 16 fermi amministrativi, 20 sequestri amministrativi, 7 segnalazioni per droga, 2 arresti, 42 notizie di reato trasmesse in Procura, 2 servizi congiunti con altre forze dell’ordine.

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