SAN DONATO Spaccio a cielo aperto al parco Tre Palle, la denuncia dei residenti

Le segnalazioni dagli abitanti di via Spilamberto e di via Dossetti che scrivono in municipio

«Nell’ultimo anno dai nostri balconi abbiamo visto spacciatori e clienti contrattare sul prezzo della droga: siamo preoccupati per la scarsa sicurezza che si percepisce al parco “Tre Palle”». Le segnalazioni si alzano dagli abitanti di via Spilamberto e di via Dossetti i quali il 26 aprile hanno protocollato una lettera, corredata da decine e decine di firme, con la quale lamentano un clima preoccupante. In base alle testimonianze sembra infatti che il caso si sia creato da quando è stato smantellato il boschetto di Rogoredo e pertanto pusher e consumatori di stupefacenti come è noto si sono spinti nel Sudmilano in cerca di aree dismesse o di spazi protetti dalla vegetazione dove incontrarsi e bivaccare.

Nella missiva rivolta al sindaco e alle forze dell’ordine si legge: «Viene notato da parte di diversi residenti un movimento continuo di persone poco raccomandabili che si spostano nel parco per svolgere attività isolate in luoghi appartati che dalla dinamica e dalle osservazioni sono riconducibili allo spaccio di sostanze stupefacenti». Pertanto il gruppo di cittadini della zona che circonda il bosco urbano, rivolgendosi al sindaco uscente Andrea Checchi, ha lanciato l’appello: «A nome di tutta la cittadinanza, siamo qui a chiederle per la seconda volta di farsi parte attiva al più presto per evitare che attività illegali possano continuare a diffondersi senza alcun contrasto, ritenendo che l’istituzione rappresentata nella sua carica abbia il compito di intervenire in maniera attiva e concreta».

Checchi, raggiunto al telefono nella giornata di ieri, ha replicato: «Nei mesi scorsi si è creata una situazione di oggettiva criticità, pertanto non appena è arrivata in Comune la lettera dei cittadini ho subito chiesto ai vigili e ai carabinieri di intensificare i controlli. Dopodiché - prosegue - dal report che arriva dalla mia scrivania, ho riscontro che ci sono stati dei netti miglioramenti. E comunque - conclude -, si tratta di uno scenario che anche in futuro dovrà continuare ad essere tenuto monitorato».

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