San Donato, sabato una Messa per tutti i defunti seppelliti senza un funerale

Le parrocchie riunite saranno affiancate dall’amministrazione comunale

I novantasei cittadini di San Donato che sono deceduti durante il periodo della quarantena saranno ricordati con una Messa solenne. La funzione, che sarà concelebrata da tutti i parroci della città, si terrà nella serata di sabato a partire alle 20.30 in piazza della Pieve. L’invito alla partecipazione è quindi rivolto a tutti i fedeli delle parrocchie cittadine, che potranno raccogliersi in preghiera per commemorare insieme chi non c’è più. Il pensiero nel corso della Messa andrà infatti alle 30 persone che hanno perso la vita a causa del Covid e agli altri 66 sandonatesi che si sono spenti per altre patologie sempre nel difficile periodo dall’8 marzo al 3 maggio in cui le restrizioni legate all’emergenza sanitaria non hanno permesso la celebrazione dei funerali.

Alla funzione prenderà parte il sindaco Andrea Checchi, che per l’occasione, in cui verrà tenuto alto il gonfalone della città, indosserà la fascia tricolore. Inoltre è prevista la partecipazione dei rappresentanti del consiglio comunale, ma anche delle forze dell’ordine impegnate a San Donato e degli esponenti del mondo del volontariato. Le figure istituzionali – ricorda in una nota l’ente locale - saranno presenti «per testimoniare la vicinanza a chi, nel momento più buio, ha dovuto affrontare il dramma della morte di un proprio caro in condizioni di isolamento e senza il conforto di congiunti, amici e conoscenti».

La decisione di raccogliere la comunità in piazza della Pieve - viene resto noto dal municipio -, è innanzitutto legata al valore simbolico che ha l’area su cui si affaccia la storica chiesa legata al santo patrono della città. Si aggiunge inoltre un aspetto di carattere funzionale dal momento che la piazza, con la sua ampia disponibilità di spazi, in base alle valutazioni fatte, consentirà alla comunità di cittadini prendere parte alla Messa all’aperto, nel rispetto delle regole sul distanziamento dettate dai protocolli in vigore per il contenimento dell’epidemia.

Il sindaco Andrea Checchi commenta: «Usciamo da un periodo cupo che ha sconvolto la quotidianità di molte famiglie e la vita dell’intera comunità. In questi mesi molti nostri concittadini ci hanno lasciato dovendo affrontare atroci sofferenze, spesso in totale solitudine. In ricordo di quanti se ne sono andati senza il conforto dei propri cari - conclude -, ci uniremo in preghiera, dando forma e sostanza a quella pietas collettiva, soffocata a lungo dalle restrizioni imposte per limitare la diffusione del virus».

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