SAN DONATO Nei palazzi Eni e Snam continua a regnare lo smart working

Massima cautela a fronte dei contagi da Covid

Con la quarta ondata di epidemia a San Donato i giganti di vetro si sono nuovamente svuotati dei loro circa 10 mila impiegati. In particolare, a fronte dell’avanzare dei contagi, nei palazzi Eni le scrivanie sono occupate da una rotazione che si attesta sul 25 per cento di personale in presenza. La maggior parte quindi dei dipendenti, una volta concluse le vacanze natalizie, è nuovamente operativa da casa in smart working. Ancora più caute le misure intraprese da Snam dove gli uffici sono di fatto chiusi, con quasi un migliaio di lavoratori collegati da remoto, eccetto che per i servizi essenziali e per il centro di dispacciamento del gas che è sempre rimasto ininterrottamente in funzione, con una serie di attenti accorgimenti, nel corso di tutta l’emergenza sanitaria. Al tempo stesso anche Saipem ha nuovamente introdotto alcune rigorose misure anti-contagio e le medesime regole hanno coinvolto anche altre importanti insegne dall’elevato organico di personale impegnate a San Donato.

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