SAN DONATO Dopo il disastro aereo si torna alla normalità

Riaperto il silos sulla via Emilia, ripristinate le fermate degli autobus

Il ripristino nella sua collocazione originale della fermata degli autobus e la riapertura del parcheggio a silos sul lato della via Emilia hanno definitivamente posto fine ai disagi sopportati per più di una settimana da centinaia di pendolari del Sudmilano. Da martedì sono infatti venute meno le misure di emergenza che erano state introdotte per dare seguito ai lavori di messa in sicurezza, nonché per consentire lo svolgimento delle indagini legate al velivolo privato che è precipitato domenica 3 ottobre in via Marignano: una tragedia in cui hanno perso la vita il pilota, l’immobiliarista 68enne romeno Dan Petrescu, e tutti i 7 passeggeri.

Le limitazioni che hanno fatto infuriare i viaggiatori si erano rese necessarie appena dopo il terribile schianto, che ha mandato in fiamme la palazzina in costruzione utilizzata come deposito, e comunque hanno coinvolto esclusivamente il lato che si affaccia su Milano dove era stato chiuso anche l’ingresso al terminal. Mentre sul versante San Donato nessun disguido ha toccato i viaggiatori provenenti dalla città dell’Eni. Unica differenza rispetto al solito è stata che, nei giorni più difficili, quella in prossimità di via Caviaga è rimasta l’unica rampa in funzione per entrare e uscire nella M3 e quindi il viavai di passeggeri è raddoppiato. Ma i malumori settimana scorsa si erano alzati soprattutto dagli utenti dei mezzi pubblici con capolinea sul fronte milanese che all’ora di recarsi al lavoro hanno dovuto affrontare un tragitto a piedi per raggiungere i treni. Ieri mattina comunque la situazione sotto tutti i profili era tornata alla piena normalità. Lungo la via Emilia, che in prossimità del quartiere San Martino prende il nome di via Rogoredo, è stata pure ripristinata la svolta per l’accesso al silos e quindi nell’orario mattutino di punta, dalle 7.30 alle 8.30, sono venute meno anche le code. Così come i conducenti hanno rincominciato a posteggiare nella struttura multipiano che è già totalmente agibile. Arrivando sul luogo dell’incidente, intorno alla parte di edificio carbonizzato si muovevano un paio di operai impegnati in una serie di lavori a cui dovrà poi seguire la ricostruzione della parte di struttura che è stata avvolta dal rogo. Un angolo che ormai, a distanza di una decina di giorni, ha smesso di richiamare anche gli sguardi incuriositi dei pochi passanti che attraversano quel tratto di via Marignano.

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